Le cure per il mastocitoma

Avvertenza:

La presente pagina non ha alcuna pretesa di scientificità. Quanto di buono e corretto essa contiene è da attribuirsi ai veterinari che mi hanno dato spiegazioni e alle fonti enciclopediche che ho consultato. Errori, inesattezze, incompletezze sono esclusivamente mia responsabilità.

Di default: la chirurgia e il cortisone

La "cura" per eccellenza del mastocitoma è innanzitutto l'asportazione chirurgica, che può essere a volte difficoltosa se non addirittura impossibile a seconda della localizzazione del tumore (per es. sulla testa). A questa si associa il cortisone (Prednisone) che comunque non "cura" il mastocitoma, ma solo i suoi effetti collaterali (prurito, infiammazione).

Con Rocco aspettammo, in un primo momento, a usare il cortisone vista la sua "insufficienza renale". Poi, dopo la scoperta di un nuovo nodulo sottocutaneo a giugno 2009, abbiamo tentato anche questa carta. Dopo due settimane circa il nodulo era un pochino diminuito. Abbiamo ripreso il cortisone più volte, ogni volta che i tumorini prendevano a infiammarsi troppo.
Paradossalmente ma non troppo, nel quadro della sua patologia, la cosiddetta insufficienza renale è migliorata proprio grazie al cortisone, in quanto non di vera e propria insufficienza renale si tratta (come nel gatto anziano) ma di un'insufficienza renale indotta dall'istamina e dallo stato infiammatorio generale che essa produce. Infatti, prendendo il cortisone, a Rocco i valori di creatinina diminuiscono, quando normalmente dovrebbe essere l'esatto contrario.

Ma questo non è l'unico degli effetti "contrari" che il cortisone ha fatto a Rocco. Si dice infatti che aumenti l'appetito... a lui invece tra iniezioni e somministrazione prolungata (circa 2 mesi) di Deltacortene (2,5 mg a giorni alterni) ha provocato prima inappetenza e poi una vera e propria drammatica gastrite per la quale è stato anche ricoverato. Da qui, "crocione" sul cortisone a meno di situazioni di assoluta emergenza.
Cortisone è, per inciso, anche la pomata Gentalyn Beta, alla quale in effetti alcuni tumorini di Rocco a inizio 2009 sembravano reagire. Ha, come tutte le pomate, l'handicap che il gatto se la lecca via dal 90% della sua superficie corporea. 

Pur trattandosi di un tumore, e quindi - almeno quando questo sia ormai diffuso e recidivante come nel caso di Rocco - con la consapevolezza che nessuna cura può essere risolutiva e definitiva, si può comunque cercare di rallentare la progressione della malattia e migliorare la qualità di vita dell'animale. Come?

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Boicottare il Dna...

Sfortunatamente, il mastocitoma è un tipo di tumore che non reagisce neanche più di tanto alla chemio, anche se recentemente si stanno battendo nuove strade.

Una volta arrivato l'istologico della massa mammaria asportata il 19 febbraio 2009, che aveva diagnosticato un nuovo mastocitoma, chiedo al vet se si può provare a fare qualche cura se non altro per "tamponare" l'aggravarsi della cosa, e lui mi prescrive in prima battuta Leukeran 2 mg (principio attivo Clorambucile), che sono delle compressine di chemioterapico: una compressa la settimana per 4 settimane. In realtà, dopo un paio di settimane le escrescenze sulla testa erano aumentate, richiamo il vet che mi dice che cercherà di procurarsi un altro chemioterapico (Lomustina), tipicamente usato in veterinaria per il mastocitoma, che ha il "solo" difetto di non essere in vendita in Italia e di dover essere ulteriormente elaborato - con un procedimento di sicurezza - dai farmacisti per ricavarne dosaggi adatti ad un gatto. In attesa dell'arrivo della Lomustina, il Doc fa a Rocco una dose di Vincristina endovena per vedere di tamponare la rapida crescita dei tumori.
Sia Clorambucile che Lomustina sono farmaci alchilanti, che vanno cioè ad agire sul Dna della cellula tumorale, alterandone la struttura.

Rocco non ha avuto effetti collaterali né dal Leukeran, né dalla Vincristina, né dalla Lomustina. Con la Vincristina, però, a differenza del Leukeran, i tumorini sono leggermente diminuiti in dimensioni e la crescita sembra stabilizzata.
Con la Lomustina i bitorzoli sembrano stazionari, secondo il Doc invece sono addirittura diminuiti e anche il pelo è migliorato.

Dopo circa un mese dall'ultimo ciclo di Lomustina, e dopo che i globuli bianchi erano tornati nella norma, con il Doc si è parlato inizialmente di rifare la Lomustina. Tuttavia, visto che comunque con la Lomustina non avevamo riscontrato eclatanti miglioramenti, lui è stato dell'opinione di provare con il Metotrexato, iniezioni sottocute una volta la settimana. Ma le abbiamo sospese dopo due sole somministrazioni per via dei pesantissimi effetti collaterali.

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...o boicottare gli enzimi?

C'è un'altra "famiglia" di chemioterapici che è usata in veterinaria per il mastocitoma e che sfrutta un principio d'azione un po' nuovo. La molecola in questione si chiama Imatinib mesilato e, invece di intervenire sulle cellule tumorali, interviene su un enzima che si chiama tirosin-chinasi. Questo enzima si ritrova in alcuni recettori presenti sulla superficie delle cellule, tra cui il recettore c-kit.

Nel mastocitoma, in sostanza, la tirosin-chinasi "impazzisce". Infatti nei mastociti normali (i mastociti, ricordiamolo, non sono cellule tumorali ma cellule "normali" del sistema immunitario) il recettore c-kit ha un'attività essenziale per il differenziamento, la maturazione, la proliferazione e la funzionalità cellulare. Invece, in presenza di mutazioni nel gene c-kit collegato a questo recettore, il recettore stesso "impazzisce", determinando una divisione incontrollata di mastociti. Qui interviene l'Imatinib, che va a bloccare l'attività tirosin-chinasica "fuori controllo" e quindi a bloccare la produzione abnorme di mastociti.

Il problema dell'Imatinib mesilato è il prezzo. Il farmaco a base di questo principio attivo attualmente in commercio costa la bellezza di 3000 e rotti euro.

A fine 2008, tuttavia, si è conclusa la sperimentazione di un farmaco veterinario, a base di Masitinib mesilato, una molecola "parente" dell'Imatinib e che ha lo stesso tipo di azione.

Il farmaco è stato prima disponibile in Francia e poi in Italia. Il peso minimo dell'animale è di 4 kg (il farmaco è tuttavia ufficialmente autorizzato almeno per ora solo per i cani). Dopo alterne vicende (la crisi tremenda di gastrite, l'attesa per il farmaco ordinato che non arrivava...), quando alla fine di dicembre si sono manifestate le bolle sierose sottocutanee segno del progredire del tumore, abbiamo deciso di rompere gli indugi, accettare il rischio di eventuali effetti collaterali (non comunque drammatici, pare) e giocare la carta del Masitinib. Purtroppo, tra i ritardi dovuti al Natale e al maltempo, il farmaco è arrivato alla fine di dicembre. Ne ho dato solo una compressa il primo gennaio, dopodiché lo stato di Rocco si è aggravato con purtroppo un triste esito nel giro di tre giorni. Non posso dire, quindi, se nel nostro caso sarebbe stato efficace o meno.

Aggiornamento: dopo l'autorizzazione al commercio, l'Emea nell'aprile 2010 ha comunque rifiutato l'autorizzazione indifferenziata per il trattamento di mastocitomi nei cani anche in assenza di mutazione del gene c-kit. In sostanza, il Masitinib sarebbe efficace solo sui mastocitomi correlati a una mutazione del gene c-kit (si sta sempre parlando di cani).

Tutte le informazioni in rete su Imatinib e Masitinib nella sezione Link medici.

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Intanto boicottiamo gli effetti collaterali!

Se non possiamo guarire il mastocitoma, cerchiamo almeno di stare meglio possibile.

Non potendo prendere il cortisone (prima perché si sospettava l'insufficienza renale, poi perché il cortisone, quando lo ha preso, gli ha progressivamente devastato lo stomaco), Rocco prende alcuni integratori alimentari che hanno la funzione di ridurre il prurito.

Uno di questi è Redonyl, a base di aliamidi (ossia amidi di acidi grassi) che controllano e normalizzano il processo di degranulazione dei mastociti (ossia quel processo con il quale i mastociti liberano sostanze responsabili del prurito, come l'istamina), determinando quindi una riduzione dell'infiammazione e del prurito.

L'altro è il RIbes Pet, che avevo impiegato da gennaio quando ancora non era saltata fuori la gravità della patologia e si pensava a una dermatite miliare o simili. L'ho trovato poi in un secondo momento nella versione Ribes pet recovery. E' a base di olio di ribes nigrum, che si potrebbe definire "il cortisone dell'omeopatia", e che tra l'altro ha effetti benefici anche per l'insufficienza renale. Posso dire che, dopo solo pochi giorni dall'introduzione del Ribes pet recovery, ho avuto l'impressione che Rocco - pur non avendo mai avuto finora un prurito pazzesco - si grattasse e si leccasse meno del solito.

Dopo l'episodio di grande prurito, a maggio 2009, ho inserito i granuli di Ribes nigrum alla 5CH, successivamente passato a diluizioni superiori fino alla 15CH. E almeno per il prurito mi è sembrato di notare qualche miglioramento. Inizialmente l'ho dato in associazione con il Ribes Pet Recovery (che sostanzialmente è la stessa cosa) poi, per ragioni puramente di comodità, ho preso a usare solo i granuli di Ribes Nigrum.

Sempre a maggio 2009, abbiamo aggiunto come integratore alimentare anche il Resurgen, un olio indicato proprio come ricostituente e rinforzante nei casi di debilitazione e/o chemioterapia. Interrotto a ottobre 2009 per manifesta NOIA del Rocchino santo (non è molto appetibile).

Alla fine della chemio, il Doc mi ha prescritto un altro integratore, Endotel, a base tra l'altro di Quercetina (un flavonoide inibitore di alcune tirosin-chinasi) e vitamina C, che è un inibitore dell'istamina. In realtà la vitamina C tende anche ad abbassare il ph urinario, per cui bisogna stare attenti a darla ai gatti (che, a differenza dell'uomo, la sintetizzano autonomamente), ma nel caso di Rocco, per l'appunto, visto il suo ph alto e la tendenza alla struvite, male non gli fa. Ho tuttavia dovuto sospendere la somministrazione dopo aver fatto varie prove (nel corso di diversi mesi) e concluso senza ombra di dubbio che era proprio quello a procurargli il vomito.

Da settembre 2009, per vedere di migliorare la manifestazione "bollosa" dei tumorini, ho cominciato a somministrare a Rocco anche un altro rimedio omeopatico, Rhus Toxicodendron alla 7CH. Devo dire che da quando lo prende non gli sono più venute le bolle acquose (anche se ogni tanto gli si infiammano lo stesso).

Ottobre 2009 è il mese di un altro tentativo: Luposan Biotin, un integratore di marca tedesca comprato online su zooplus per vedere se gli ricresceva un po' il pelino sul pancione ormai nudo da febbraio. E, miracolo, al ritmo di due compressine al giorno il pelo sta visibilmente ricrescendo, dopo mesi.

Dopo la crisi di novembre 2009 e la necessità di abbandonare il cortisone, sempre nell'ambito degli antinfiammatori naturali d'accordo con il vet ho introdotto l'Aloe che esiste sotto varie forme, soprattutto succo ma anche capsule/compresse (il vet si è raccomandato senza aloina, che è un potente lassativo!).

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...teniamo sotto controllo l'istamina...

Caratteristica del mastocitoma è la sovraproduzione di istamina e altre sostanze in conseguenza della degranulazione dei mastociti (tanti mastociti, ovviamente!). La manifestazione più evidente dell'eccesso di istamina è il prurito, ma a lungo andare si può arrivare anche a ulcere gastroduodenali e altri stati infiammatori pressoché cronici (come la specie di "insufficienza renale" che ha Rocco).

Per proteggere lo stomachino, da agosto 2009 (in seguito alla prima iniezione di cortisone che gli smosse la gastrite) Rocco ha preso pressoché regolarmente la ranitidina (Ranidil 75 mg) che è appunto un inibitore dell'istamina a livello gastrico.

Dopo la seconda, grande crisi da cortisone a novembre 2009, e dovendo rinunciare al cortisone per un bel po' se non per sempre, il Doc gli ha prescritto un antistaminico in gocce, Zirtec (principio attivo cetirizina), che non ha gli effetti collaterali del cortisone e Rocco sembra tollerarlo bene.

Aggiornamento 2013: un "lettore" del sito, che ringrazio, mi segnala che ha personalmente ottenuto buoni risultati (con sospetta mastocitosi sistemica umana) con Ledum palustre, che sembra appunto ridurre l'istamina nel sangue.

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E cambiamo anche pappa

Verso la fine di marzo, ho deciso - di testa mia - di fare un'esperimento. Visto che i valori renali non erano male, ho sostituito le varie pappe di tipo "renale" con una pappa ipoallergenica, precisamente Soloconiglio della DRN (o gli affini Sologalletto, Soloquaglia, ecc.). In effetti ho avuto l'impressione che Roccolino si grattasse e leccasse meno... (va precisato che Rocco, fino alla scoperta dell'insufficienza renale, non mangiava quasi mai cibi commerciali, bensì la pappona preparata da me). L'ho poi detto al Doc che mi ha detto che sì, è possibile che anche il cibo contribuisca un pochino a contenere il prurito.

Questo è stato il primo di una serie di test con cibi ipoallergenici.

Ho notato che, se un cibo o un suo componente gli dà noia, i bitorzolini si arrossano molto entro 3 ore-3 ore e mezza dal pasto (in realtà, un po' di arrossamento dopo aver mangiato gli viene comunque).

Fra i cibi "ipoallergenici", dunque, assolutamente bocciato il Forza10, che si basa solo sul principio dell'allergia a determinati tipi di carne, e produce quindi cibo a base di fonti proteiche inconsuete (tonno, cervo, selvaggina), ma che per l'appunto sono anche le più ricche di istamina (vedi sotto).

Sembra tollerare invece abbastanza bene la "pappona" mia.

Nell'estate 2009, quando dopo la grande "botta" del metotrexato Rocco si è ripreso, ma i bitorzolini si sono anche fortemente infiammati, sono passata allo Hill's z/d, cibo per allergie e intolleranze alimentari, nel quale le proteine sono idrolizzate, cioè già "predigerite" (un cibo analogo è l'Hypoallergenic della Royal Canin). In seguito ho continuato i test sui cibi ipoallergenici. Riassumo tutto in tabella per maggiore chiarezza; in sostanza, volendo dare direttive su quale cibo scegliere, le regole fondamentali sono due:

Cibo umido

Marca Tollerabilità Gusto Conservanti artificiali e/o antiossidanti
 
Soloconiglio(& Co.) Buona* Buono No
Le Chat patè monoproteico Monge Buona* Accettabile** No
Hill's z/d Buona* Pessimo, dopo la crisi a luglio non l'ha mai più voluto
Trainer Hypoallergenic (cavallo) Buona-ottima Accettabile** No
Royal Canin Sensitivity Control  Ottima Ottimo ?
Royal Canin Intense Beauty Buona-ottima Buono (ma tende a leccare il sughino e lasciare avanzi) No
Grau Geflügel (pollo) o Pute (tacchino) Buona-ottima Buono No
Forza 10 Pessima Buono No
Eukanuba Dermatosis LB  Ottima Molto buono No

*Per tollerabilità buona intendo al massimo un lieve arrossamento nelle ore dopo il pasto

** Gusto accettabile = lo mangia da solo, ma se mescolato a troppe medicine lo lascia lì

Cibo secco

Marca Tollerabilità Gusto Conservanti artificiali e/o antiossidanti
 
Hill's z/d Buona Buono
Hill's Sensitive Skin Eccellente*  Buono No
Royal Canin Hypoallergenic Buona Buono
Royal Canin Pure Feline Bellezza (1) Pessima**  Ottimo

*Non solo non gli dà arrossamento, ma lo trovo anche migliorato come stato della pelle in generale.

**Peccato perché gli era piaciuto tanto, ma dopo una sola volta i bitorzolini si sono arrossati e hanno fatto bolla. Molto probabilmente perché questo cibo contiene lievito: evidentemente Rocco non è in grado di tollerarlo neanche in quantità piccole.

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Pappa "istamina free"

Su un sito tedesco che parla di mastocitosi umana ho trovato una lista di alimenti da evitare, che mi conferma le mie supposizioni dopo gli episodi di prurito di Rocco successivi alla pasticca di lievito di birra o al würstel.

In sostanza, in caso di disordini mastocitari, bisogna introdurre un'alimentazione povera di istamina. Il sito tedesco spiega fra le altre cose che:

Istamina, istaminchia! Un approfondimento

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Chemioterapici

LEUKERAN

leukeran

Tipo prodotto Farmaco etico

Produttore GlaxoSmithKline SpA

Tipo ricetta non ripetibile

Principio attivo Clorambucile

Forma farmaceutica compresse rivestite

Prezzo* 7,13 euro (flacone da 25 compresse)

Che cosa è

È un farmaco chemioterapico.

Commenti ed esperienze

A Rocco è stata prescritta 1 compressa la settimana per 4 settimane. Il Doc ha detto che non fa danni ai reni né ha grossi effetti collaterali, infatti Rocco non ha perso l'appetito né ha avuto altri disturbi (ma se gli fosse andato via l'appetito avremmo dovuto sospenderlo).
Ma l'abbiamo poi in realtà sospeso dopo due settimane perché i mastocitomi continuavano lo stesso ad aumentare visibilmente e velocemente di dimensione.
Importante: va conservato in frigorifero sempre e fin da subito! (cioè non solo dopo l'apertura)

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Il foglietto illustrativo

CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA

Farmaci antineoplastici - sostanze alchilanti - analoghi delle mostarde azotate

INDICAZIONI TERAPEUTICHE

Leukeran è indicato nel trattamento di: Morbo di Hodgkin. Alcune forme di linfomi non Hodgkin. Leucemia linfatica cronica. Macroglobulinemia di Waldenström.

CONTROINDICAZIONI

Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti.

APPROPRIATE PRECAUZIONI D'USO

LEUKERAN è un agente citotossico attivo da usare solo sotto il controllo di clinici esperti nella somministrazione di tali farmaci.
L'immunizzazione effettuata con vaccino derivante da organismo vivo può potenzialmente causare infezione in pazienti immunocompromessi. Pertanto, l'immunizzazione con vaccini derivanti da organismi vivi non è raccomandata.
Le compresse contengono lattosio, quindi non sono adatte per i soggetti con deficit di lattasi, galattosemia o sindrome di malassorbimento di glucosio/galattosio.
Manipolazione sicura di LEUKERAN:
vedere "Dose, modo e tempo di somministrazione.
Monitoraggio
Poiché LEUKERAN può causare aplasia midollare irreversibile, la conta ematica dei pazienti in trattamento deve essere attentamente monitorata attraverso controlli settimanali completi. Alle dosi terapeutiche LEUKERAN riduce il numero dei linfociti ed ha minore effetto sulle conte dei neutrofili e delle piastrine e sui livelli di emoglobina. Non è necessario interrompere la terapia al primo segno di una riduzione dei neutrofili, ma si deve tenere presente che la riduzione può continuare per 10 giorni o più, dopo l'ultima dose.
LEUKERAN non deve essere somministrato a pazienti da poco (almeno 4 settimane) sottoposti a radioterapia o che hanno ricevuto altri agenti citotossici.
Quando sia presente infiltrazione linfocitica del midollo osseo o, quando questo sia ipoplasico, la dose giornaliera non dovrebbe superare 0,1 mg/kg.
I bambini con sindrome nefrosica, i pazienti ai quali sono stati prescritti regimi posologici ad alte dosi intermittenti e i pazienti con anamnesi di disturbi convulsivi, devono essere attentamente monitorati dopo somministrazione di LEUKERAN, in quanto possono presentare un rischio più alto di convulsioni.
Insufficienza renale
Nei pazienti con ridotta funzionalità renale il controllo deve essere particolarmente attento, dato che essi sono sottoposti ad una ulteriore mielosoppressione associata con l'azotemia.
Insufficienza epatica
Il metabolismo del LEUKERAN è ancora oggetto di indagine, si deve pertanto considerare la possibilità di una riduzione del dosaggio nei pazienti con gravi disfunzioni epatiche.
Mutagenesi e cancerogenesi
è stato dimostrato che il Clorambucile può causare nell'uomo danni cromatidici o cromosomici.
Sono stati riferiti tumori maligni ematici secondari (specialmente leucemia e sindrome mielodisplastica), in particolare dopo trattamento a lungo termine (vedere Effetti Indesiderati). Un raffronto tra pazienti con carcinoma ovarico, trattati con agenti alchilanti, rispetto ad altri non trattati, ha evidenziato che l'uso degli agenti alchilanti compreso il clorambucile, aumenta marcatamente l'incidenza di leucemia acuta.
E' stata anche riferita l'insorgenza di leucemia mielogena acuta in una piccola proporzione di pazienti in trattamento a lungo termine con clorambucile come terapia adiuvante della neoplasia mammaria.
Il rischio leucemogeno deve essere valutato rispetto ai potenziali benefici terapeutici.

INTERAZIONI CON ALTRI MEDICINALI E ALTRE FORME DI INTERAZIONE

Le vaccinazioni con vaccini derivanti da organismi vivi non sono racomandate negli individui immunocompromessi (vedere Appropriate precauzioni d'uso).
Studi su animali indicano che i pazienti che ricevono fenilbutazione possono necessitare di una riduzione della dose standard di clorambucile, a causa della possibilità di un aumento della tossicità del medesimo.

AVVERTENZE SPECIALI

Effetti sulla fertilità

Il Clorambucile può causare soppressione della funzione ovarica ed è stata riferita amenorrea dopo terapia con il farmaco. è stata anche osservata azoospermia come risultato della terapia con clorambucile, sebbene si ritenga che sia necessaria una dose di almeno 400 mg.
Una ripresa della spermatogenesi di grado variabile, è stata osservata in pazienti con linfoma dopo trattamenti con dosi totali di clorambucile pari a 410-2600 mg.

Gravidanza ed allattamento
Gravidanza
L'uso del clorambucile in gravidanza deve essere evitato ove possibile, particolarmente durante il primo trimestre. Per ogni singolo caso è bene valutare il rischio per il feto con i benefici terapeutici attesi per la madre.
Come nel caso di tutti gli altri trattamenti chemioterapici citotossici, adeguate precauzioni contraccettive devono essere impiegate quando ad uno dei partner venga somministrato LEUKERAN. Inoltre è importante ricordare che LEUKERAN, come gli altri agenti citotossici, è potenzialmente teratogeno.
Allattamento
Le madri in terapia con LEUKERAN non devono allattare al seno.
Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari
Non esistono dati riguardo gli effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari.

DOSE, MODO E TEMPO DI SOMMINISTRAZIONE

Manipolazione sicura di LEUKERAN compresse
La manipolazione di LEUKERAN compresse deve seguire le raccomandazioni che si riferiscono ai farmaci citotossici in accordo con le normative vigenti.
Accertato che il rivestimento della compressa è intatto, non ci sono rischi nel maneggiare LEUKERAN compresse. Le compresse di LEUKERAN non devono essere divise.
Per un quadro dettagliato dei protocolli usati, è consigliabile consultare la letteratura relativa.

Morbo di Hodgkin
Usato come unico farmaco, viene generalmente somministrato a dosi di 0,2 mg/kg/die per 4-8 settimane. LEUKERAN è normalmente usato in terapia combinata e sono stati usati vari schemi terapeutici. LEUKERAN può anche essere usato come alternativa alla mostarda azotata, con una riduzione nella tossicità ma con simili effetti terapeutici.

Linfomi non-Hodgkin
Usato come singolo agente nel trattamento palliativo della malattia in stato avanzato è somministrato inizialmente a dosi di 0,1-0,2 mg/kg/die per 4-8 settimane, la terapia di mantenimento è effettuata mediante una riduzione del dosaggio giornaliero o con cicli intermittenti di terapia.
LEUKERAN è utile nel trattamento di pazienti con linfomi linfocitici avanzati e diffusi e nei casi di ricaduta dopo radioterapia. Non c'è una differenza significativa nel complesso delle risposte ottenute con il clorambucile da solo o in associazione, nel caso di linfomi non-Hodgkin avanzati.

Leucemia linfocitica cronica
La terapia con LEUKERAN è generalmente iniziata dopo che il paziente ha accusato i sintomi o quando sussistono segni di compromessa funzione del midollo osseo (ma non insufficienza midollare), come indicato dalla conta ematica periferica.
LEUKERAN è somministrato inizialmente alla dose di 0,15 mg/kg/die finché la conta dei leucociti è scesa sotto i 10.000 per mm3. La terapia può essere ripresa 4 settimane dopo la fine del primo corso e continuata alla dose di 0,1 mg/kg/die.
Normalmente, in un certo numero di pazienti dopo circa 2 anni di terapia la conta dei leucociti tende a normalizzarsi, la milza ed i linfonodi diventano impalpabili e la percentuale di linfociti nel midollo osseo è ridotta a meno del 20%.
Nel caso di insufficienza midollare la terapia deve essere inizialmente con prednisolone e prima di iniziare il trattamento con LEUKERAN si devono avere segni di una ripresa della funzionalità del midollo osseo. La terapia intermittente ad alte dosi è stata confrontata con dosi giornaliere di LEUKERAN, ma non sono state osservate differenze significative nella risposta terapeutica o nella frequenza degli effetti indesiderati tra i due gruppi di trattamento.

Macroglobulinemia di Waldenström
LEUKERAN è il trattamento di prima scelta per la macroglobulinemia di Waldenström. Le dosi iniziali sono di circa 6-12 mg/die fino a che non si osservi leucopenia. In seguito si adottano dosaggi di 2-8 mg/die.

Bambini
Per la terapia di bambini con morbo di Hodgkin e linfomi non-Hodgkin, i dosaggi sono simili a quelli adottati negli adulti.

SOVRADOSAGGIO
Sintomi e segni
Una pancitopenia reversibile è il segno principale di iperdosaggio accidentale di clorambucile. La tossicità neurologica si manifesta variamente da comportamento agitato ed atassia fino a convulsioni generalizzate.
Trattamento
Dato che non esiste un antidoto si deve controllare da vicino lo stato ematologico e prendere tutte le misure generali di supporto congiuntamente, quando necessario, a trasfusioni di sangue.

EFFETTI INDESIDERATI
Per questo prodotto non esiste una documentazione clinica attuale da usare a supporto per la determinazione della frequenza degli effetti indesiderati. Gli effetti indesiderati possono variare nella loro incidenza a seconda della dose ricevuta ed anche del fatto che il clorambucile venga somministrato in combinazione con altri agenti terapeutici
La seguente convenzione è stata utilizzata per la classificazione delle frequenze: molto comuni (>1/10), comuni (>1/100, <1/10), non comuni (>1/1000, <1/100), rari (>1/10000, <1/1000), molto rari (<1/10000).
Tumori benigni, maligni e non specificati (cisti e polipi compresi)
Comuni: tumori maligni ematici secondari (specialmente leucemia e sindrome mielodisplastica), in particolare dopo trattamento a lungo termine.
Patologie del sistema emolinfopoietico
Molto comuni: leucopenia, neutropenia, trombocitopenia, pancitopenia o mielosoppressione
Comuni: anemia
Molto rari: aplasia midollare irreversibile.
Sebbene si verifichi frequentemente mielosoppressione, questa è normalmente reversibile, a condizione che la terapia sia sospesa in tempo.
Disturbi del sistema immunitario
Non comuni: rash
Rari: reazioni allergiche quali orticaria ed edema angioneurotico, a seguito della prima somministrazione o delle successive. Sindrome di Stevens-Johnson e necrolisi epidermica tossica. (vedere Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo).
In rare occasioni è stata riferita una progressione del rash cutaneo fino a condizioni gravi comprese la sindrome di Stevens-Johnson e la necrolisi epidermica tossica.
Patologie del sistema nervoso
Comuni: convulsioni nei bambini con sindrome nefrosica.
Rari: convulsioni*, focali e/o generalizzate in bambini e adulti ai quali veniva somministrato clorambucile con dosi terapeutiche giornaliere o con regimi terapeutici ad alte dosi intermittenti.
Molto rari: Sono stati anche riportati disturbi del movimento compresi tremori, contrazioni muscolari e mioclonie in assenza di convulsioni.

* I pazienti con anamnesi di disturbi convulsivi possono essere particolarmente suscettibili.
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche
Molto rari: fibrosi polmonare interstiziale, polmonite interstiziale. In pazienti con leucemia linfocitica cronica in terapia a lungo termine con clorambucile, è stata occasionalmente riportata grave fibrosi polmonare interstiziale, che può tuttavia regredire dopo la sospensione della terapia.
Patologie gastrointestinali
Comuni: disturbi gastrointestinali come nausea, vomito, diarrea ed ulcerazioni orali.
Patologie epato-biliari
Rari: epatotossicità, ittero.
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
Non comuni: rash
Rari: reazioni allergiche quali orticaria ed edema angioneurotico, a seguito della prima somministrazione o delle successive. Sindrome di Stevens-Johnson e necrolisi epidermica tossica. (vedere Disturbi del sistema immunitario)
In rare occasioni è stata riferita una progressione del rash cutaneo fino a condizioni gravi comprese la sindrome di Stevens-Johnson e la necrolisi epidermica tossica.
Patologie renali e urinarie
Molto rari: cistite abatterica
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione
Rari: febbre da farmaci
Il rispetto delle istruzioni contenute nel foglio illustrativo riduce il rischio di effetti indesiderati.
E' importante comunicare al medico o al farmacista la comparsa di qualsiasi effetto indesiderato anche se non descritto nel foglio illustrativo.

SCADENZA E CONSERVAZIONE
(...) Norme di conservazione
Conservare in luogo asciutto e a temperatura tra 2°C e 8°C.

COMPOSIZIONE
Una compressa rivestita con film contiene:
Principio attivo: clorambucile 2 mg
Eccipienti: Nucleo della compressa: cellulosa microcristallina, lattosio anidro, silice colloidale anidra, acido stearico. Rivestimento della compressa: ipromellosa, titanio diossido, ossido di ferro giallo sintetico, ossido di ferro rosso sintetico, macrogol.

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VINCRISTINA

Che cosa è

E' un chemioterapico a somministrazione endovenosa

Commenti ed esperienze

A Rocco sono state fatte due sole somministrazioni per fare da "ponte" fra il Clorambucile (Leukeran) che non faceva effetto e la Lomustina che il Doc aveva ordinato dall'estero. Tre giorni dopo la somministrazione, i vari mastocitomi cutanei non sembrano peggiorati, anzi forse sono quasi impercettibilmente "prosciugati" (si sta parlando di un mutamento nell'ordine delle frazioni di millimetro).

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Le seguenti informazioni sono tratte dalla pagina di Wikipedia sulla Vincristina.

Vincristina, farmaco antitumorale ricavato, come la vinblastina, da una pianta, Catharanthus roseus (pervinca del Madagascar), anche nota con il nome comune "vinca rosea". Gli alcaloidi della Vinca, come sono definiti i farmaci appartenenti a questa classe, agiscono bloccando la formazione di una struttura essenziale per la divisione cellulare, il fuso mitotico. In assenza di un fuso mitotico funzionante, i cromosomi si frammentano e la cellula muore in conseguenza dell'alterazione prodottasi.

La vincristina si è dimostrata efficace in associazione ad altri farmaci antiblastici, nel morbo di Hodgkin (assieme a mecloretamina, procarbazina e prednisone), nel linfoma non Hodgkin, nella leucemia linfatica acuta e nei sarcomi. Gli effetti collaterali interessano infatti quasi esclusivamente il sistema nervoso e solo in minor misura il midollo osseo e gli apparati digerente e cutaneo. La tossicità si manifesta con la comparsa di parestesie, diminuzione dei riflessi e della sensibilità a carico dei nervi periferici, disturbi del sistema nervoso autonomo (per esempio, stitichezza, che può arrivare fino all'ileo paralitico).

FARMACODINAMICA

Meccanismo di azione: Le proprietà antitumorali della vincristina (Oncovin, Vincasar PFS, Vincrex) derivano dalla sua capacità di inibire la divisione cellulare agli stadi precoci del processo di mitosi. La vincristina si lega ai monomeri di tubulina, impedendo la formazione dei microtubuli delle fibre del fuso. Legandosi agli elementi costituenti dei microtubuli, la vincristina disabilita i meccanismi cellulari in grado di allineare e muovere i cromosomi all'interno della cellula madre. La vincristina blocca la separazione dei cromosomi che si sono duplicati e previene la divisione cellulare. Benché la vincristina agisce impedendo alle cellule cancerogene di dividersi, non inibisce selettivamente la divisione delle cellule tumorali. Può anche bloccare la divisione di alcune cellule sane.

LOMUSTINA

Tipo prodotto citostatico

Nome di commercializzazione CCNU® (Austria); Cecenu® (Germania); Ceenu® (Svizzera)

Principio attivo Lomustina, ovvero CCNU ovvero 1-(2-Cloretile)-3-cicloesile-1-nitrosourea)

Che cosa è

E' un chemioterapico a somministrazione orale

Commenti ed esperienze

La Lomustina ridosata per Rocco è contenuta in capsulone che riesco a fargli mangiare avvolte in prosciutto o mortadella. Abbiamo fatto in totale 4 cicli di 10 giorni (una capsula un giorno sì e uno no), facendo le analisi del sangue al termine di ogni ciclo. Dopo quello che avrebbe dovuto essere comunque l'ultimo, i globuli bianchi erano scesi a 3,08 e abbiamo a maggior ragione deciso di finire lì.
Rocco non ha avuto effetti collaterali. Alcuni tumorini sono forse un po' diminuiti per poi stabilizzarsi. Altri però son cresciuti nuovi, o sono aumentati di dimensione.

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Le seguenti informazioni sono tratte dalle pagine tedesca e inglese di Wikipedia.

La lomustina è un citostatico (ossia una sostanza che inibisce la crescita o la divisione cellulare) del gruppo degli alchilanti (nitroso-uree).

Meccanismo d'azione

Le nitroso-uree come la carmustina o la lomustina modificano, come tutti gli alchilanti, il genoma cellulare. Le cellule interessate non si dividono più e dopo un certo tempo muoiono. Questa azione si esercita in particolare verso cellule a divisione veloce e cellule tumorali.
Inoltre le nitroso-uree hanno la particolarità di inibire i meccanismi di riparazione del Dna, elevando così di molto la carcinogenesi.
La lomustina è in grado di superare la barriera ematoencefalica, perciò è usata spesso con successo nei tumori cerebrali. è possibile anche una combinazione con l'asportazione chirurgica e le radiazioni. La lomustina si caratterizza per avere un lungo intervallo di tempo fino al nadir (il momento in cui i globuli bianchi raggiungono il numero più basso).

Effetti collaterali

 

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METOTREXATO

Tipo prodotto citostatico

Produttore Mayne Pharma Italia

Tipo ricetta non ripetibile

Principio attivo Metotrexato

Forma farmaceutica fiale iniettabili

Che cosa è

Chemioterapico, sotto forma di soluzione iniettabile

Commenti ed esperienze

Questo farmaco dev'essere napalm allo stato puro... con due sole somministrazioni aveva in effetti pressoché appiattito i tumori, ma... mi aveva appiattito anche Rocco! Emocromo a terra, con globuli rossi e bianchi bassissimi, vomito e grande debolezza (cfr. il diario del mese di luglio 2009). Esperienza chiusa.
Per la cronaca, una volta sospeso il MTX, nel giro di 2-3 settimane i bitorzolini sono rapidamente tornati alle dimensioni precedenti.

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Le seguenti informazioni sono tratte da WIkipedia e dal sito Paginesanitarie.

Il metotrexato, un tempo conosciuto come ametopterina, è un antimetabolita e antifolico usato nel trattamento di tumori e malattie autoimmuni, in particolare è usato in forme gravi di psoriasi e artrite reumatoide. Agisce inibendo il metabolismo dell'acido folico, inibendo un enzima (diidrofolato riduttasi: DHFR) che partecipa a questo processo.

Il Metotrexato agisce specificamente durante la sintesi del RNA e del DNA ed è quindi citotossico durante la fase S del ciclo delle cellule (la fase di sintesi, nella quale si ha la replicazione del DNA). Logicamente, ha un maggior effetto tossico sulle cellule con alte tasse di divisione (ad esempio le cellule maligne, e della mucosa orale ed intestinale), che replicano più frequentemente il loro DNA. Il Metotrexato inibisce così lo sviluppo e la proliferazione anche di queste cellule non-cancerose, causando effetti indesiderati tra cui anoressia, diarrea, megacolon tossico, orticaria, sonnolenza, rash cutaneo, sindrome di Stevens-Johnson, ecchimosi, fibrosi polmonare e cefalea. Da notare che vista la sua alta tossicità le dosi sono da prendere una volta alla settimana.

MECCANISMO D'AZIONE

Antineoplastico

INDICAZIONI

è indicato nel trattamento delle malattie neoplastiche, quali i neoplasmi trofoblastici e le leucemie e nel controllo di gravi forme di psoriasi non rispondenti ad altre forme di terapia. Il Metotrexato Mayne "5 mg/2 ml Soluzione Iniettabile" è inoltre indicato nel trattamento dell'artrite reumatoide nell'adulto nel caso di risposta non favorevole o di intolleranza ai farmaci convenzionali.

CONTROINDICAZIONI

Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti. Insufficienza renale o epatica. Discrasie ematiche precedenti, quali ipoplasie del midollo osseo, leucopenia, trombocitopenia o anemia.
Gravidanza accertata o presunta. Allattamento. Il farmaco non deve essere somministrato durante la gravidanza. Il suo uso può causare gravi malformazioni congenite nel nascituro. Per il rischio di gravi reazioni collaterali negli infanti allattati al seno, il prodotto non va somministrato durante l'allattamento.

EFFETTI INDESIDERATI

Raramente possono comparire erosioni dolorose delle placche psoriasiche, necrosi dei tessuti molli e osteonecrosi. Molto raramente sono stati segnalati pericardite, polmonite interstiziale e leucoencefalopatia.
Sono stati riportati casi di polmonite interstiziale acuta e cronica, spesso associata ad aumento degli eosinofili nel sangue, che in alcuni casi ha causato il decesso del paziente (vedere precauzioni per l'uso). Gli effetti collaterali più comuni includono stomatite ulcerativa, leucopenia, nausea e disturbi addominali; meno frequenti risultano sensazioni di malessere e di eccessivo affaticamento, brividi di freddo e febbre, vertigini, minore resistenza alle infezioni. Gravità ed incidenza degli effetti collaterali sono generalmente connessi al dosaggio. Sono stati riportati i seguenti effetti collaterali: cute: rash cutaneo, prurito, orticaria, fotosensibilita, depigmentazione, alopecia, ecchimosi, telangectasia, acne, fornuncolosi. Le lesioni da psoriasi possono essere aggravate dall'esposizione concomitante alle radiazioni ultraviolette; Sangue: depressione del midollo osseo, leucopenia, trombocitopenia, anemia, ipogammaglobulinemia, emorragia a varia localizzazione, setticemia; Apparato digerente: gengivite, faringite, stomatite, anoressia, vomito, diarrea, ematemesi, melena, ulcera ed emorragia gastrointestinale, enterite, tossicità epatica risultante in atrofia acuta del fegato, necrosi, degenerazione grassa, fibrosi periportale o cirrosi epatica; Apparato urogenitale: insufficienza renale, iperazotemia, cistite, ematuria, alterazioni nell'ovogenesi e spermatogenesi, oligospermia transitoria, disturbi mestruali, sterilità, aborto, grave nefropatia, malformazioni fetali; SNC: cefalea, sonnolenza, visione offuscata. Afasia, emiparesi, paresi e convulsioni, se riscontrate, sono di solito correlate a emorragia o complicanze da cateterismo endoarterioso. Dopo somministrazione intratecale sono state riscontrate convulsioni, paresi, sindrome di Guillan-Barrè e aumentata pressione del liquido cerebrospinale. Sono state riferite altre reazioni connesse o attribuite all'uso del Metotrexato: polmonite, alterazioni metaboliche, diabete aggravato, effetti osteoporotici, atipie citologiche a carico delle cellule di vari tessuti e perfino improvviso exitus.

INTERAZIONI

Il potenziale aumento di epatotossicità legato alla somministrazione contemporanea del metotrexato con altri agenti epatotossici non è stato valutato. In tali casi, comunque, è stata riportata epatotossicita. Pertanto pazienti che ricevono metotrexato con altri farmaci potenzialmente epatotossici (p. es. leflunomide, azatioprina, retinoidi, sulfasalazina) devono essere monitorati accuratamente per un possibile aumentato rischio di epatotossicità. Il Metotrexato, dopo assorbimento, si lega in parte all'albumina sierica e la sua tossicità può aumentare in caso di somministrazione di farmaci quali salicilici, sulfamidici, difenilidantoina e alcuni antibatterici come tetraciclina, cloramfenicolo e acido para-aminobenzoico. Questi farmaci in particolare i salicilati e i sulfamidici, siano essi antibatterici, ipoglicemizzanti, o diuretici, non dovrebbero essere somministrati in concomitanza finché non venga stabilita l'importanza ed il significato di questi dati clinici. I preparati vitaminici contenenti acido folico o i suoi derivati possono alterare la risposta al metotressato fino alla sua completa neutralizzazione. Prestare attenzione al trattamento concomitante a farmaci antiinfiammatori non steroidei e salicilati. Questi farmaci hanno causato in alcuni modelli sperimentali una ridotta secrezione tubulare del Metotrexato e quindi una sua maggiore tossicità. Anche il probenecid diminuisce il trasporto renale tubulare del Metotrexato e quindi il trattamento concomitante richiede un attento controllo. Il Metotrexato va usato con cautela nei pazienti in trattamento con farmaci con potenziale effetto antifolico.

POSOLOGIA E MODALITÀ D'ASSUNZIONE

I pazienti che mostrano un ritardo nella fase di eliminazione precoce del metotrexato hanno più probabilità di sviluppare un'insufficienza renale oligurica irreversibile. In aggiunta ad un'appropriata terapia con calcio l-folinato, questi pazienti richiedono una continua idratazione ed alcalinizzazione delle urine e un monitoraggio stretto dello stato dei fluidi e degli elettroliti, fino a che i livelli sierici di metotrexato non siano scesi sotto le 0,05 micromoli/l e l'insufficienza renale non si sia risolta. Se necessario, in questi pazienti può essere utile un'emodialisi intermittente con un dializzatore ad alto flusso. Adulti e bambini: Chemioterapia antineoplastica: può essere somministrato per via intramuscolare, endovenosa, endoarteriosa o intratecale. Il dosaggio è legato al peso corporeo del paziente o alla superficie corporea. Il Metotrexato è stato impiegato con effetti positivi in una vasta gamma di malattie neoplastiche, da solo o in associazione con altri agenti citotossici. Coriocarcinoma e altri tumori trofoblastici: viene somministrato per via intramuscolare in dosi di 15-30 mg al giorno per un ciclo di 5 giorni. Tali cicli possono essere ripetuti per 3-5 volte, a seconda delle esigenze, con dei periodi di pausa di una o più settimane tra i diversi cicli, fino a che scompaiono eventuali sintomi tossici manifesti. L'efficacia della terapia può essere valutata con il dosaggio quantitativo delle gonadotropine corioniche (HCG) nelle 24 ore. è utile anche alternare il trattamento con solo metotrexato a trattamenti con altri farmaci citotossici. La mola idatiforme può precedere o seguire il coriocarcinoma, il Metotrexato può essere utilizzato alle stesse dosi nel trattamento sia della mola idatiforme che del corionadenoma destruente. Carcinoma del seno: L'abbinamento ciclico prolungato di ciclofosfamide, metotrexato e fluorouracile ha fornito buoni risultati se utilizzato come trattamento coadiuvante alla mastectomia totale nel cancro primario del seno, con linfonodi ascellari positivi. è stato somministrato per via endovenosa, alla dose di 40 mg/mq, il primo e l'ottavo giorno. Leucemia: La leucemia linfoblastica acuta è rara nei bambini ma frequente negli adulti e questa forma di leucemia risponde scarsamente alla chemioterapia. Generalmente il metotrexato non viene utilizzato come farmaco selettivo al fine di indurre la remissione della leucemia linfoblastica. è comunque utilizzato il dosaggio di 3,3 mg/mq di metotrexato associato a 40-60 mg/mq di prednisolone al giorno per 4-6 settimane. Al raggiungimento della remissione, il metotrexato viene somministrato per via intramuscolare con dose di mantenimento di 20-30 mg/mq, due volte alla settimana. Le somministrazioni bisettimanali sembrano essere più efficaci delle somministrazioni quotidiane. In alternativa, 2,5 mg/kg del farmaco possono essere somministrati per via endovenosa ogni 14 giorni. Leucemia meningea: alcuni pazienti affetti da leucemia sono soggetti ad invasioni leucemiche del sistema nervoso centrale, motivo per cui si consiglia di controllare il liquor in tutti i pazienti affetti da leucemia. Il metotrexato supera con difficoltà la barriera ematoencefalica. Per questo motivo, al fine di effettuare una terapia appropriata, il farmaco dovrebbe essere somministrato per via intratecale. Può essere introdotto in un regime regime profilattico in tutti i casi di leucemia linfocitica. Viene somministrato mediante iniezione intratecale in dosi di 200-500 mcg/kg di peso corporeo, ad intervalli di 2-5 giorni, generalmente fino a che il conteggio cellulare del liquido cerebrospinale ritorni alla normalità. A questo punto si consiglia la somministrazione di una dose aggiuntiva. In alternativa, il metotrexato 12 mg/mq può essere somministrato una volta alla settimana per 2 settimane ed in seguito una volta al mese. Forti dosi del farmaco possono provocare convulsioni e possono essere osservati effetti collaterali negativi analoghi a quelli riscontrabili in seguito a qualsiasi iniezione intratecale. Tali effetti hanno generalmente carattere neurologico. Il Metotrexato Mayne "1 g/10 ml soluzione iniettabile" e il "500 mg/20 ml Soluzione Iniettabile" sono generalmente sconsigliati per l'uso intratecale.

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Altri farmaci e integratori

Ribes Pet® perle recovery

ribes pet perle recovery

Tipo prodotto integratore alimentare per cani e gatti

Produttore NBF Lanes

Tipo ricetta nessuna

Principio attivo vitamina E in olio di ribes nigrum

Forma farmaceutica perle gommose contenenti un olio

Prezzo* 27,70 euro (confezione da 60 perle: per un gatto serve 1 perla al giorno).

Che cosa è

È un integratore alimentare a base di olio di ribes nero, praticamente "il cortisone dell'omeopatia".

Commenti ed esperienze

L'avevo usato fra gennaio e febbraio 2009 nella formulazione in gocce (Ribes Pet "semplice", non "recovery") quando cominciavano a venir fuori tutte le pustoline. Pensando che non gli facesse niente, lo smisi una volta terminata la boccetta. L'ho ripreso circa un mese dopo l'operazione del febbraio '09, scoprendo questa versione "recovery". Devo dire che già dopo pochi giorni di somministrazione il prurito - che pure Rocco non ha per ora in forma drammatica - mi è parso visibilmente migliorato.
Siccome le perle sono un po' grandine (circa 1x0,5 cm), io le buco con una forbicina e strizzo fuori l'olio mescolandolo con la scatoletta.

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Le indicazioni sulla confezione e il foglietto illustrativo

Composizione: Olio di semi di Ribes Nero (82 mg di GLA per perla), Gelatina, Vitamina E (dl-Alpha tocoferolo acetato); Antiossidante: Ascorbil palmitato; Additivo: Glicerina.

Apporto nutrizionale per perla: Lipidi 0,5 g. di cui: Ac. Linoleico (Omega 6) 220 mg., Ac. Alpha Linolenico (Omega 3) 63 mg., Ac. Gamma Linolenico (Omega 6) 82 mg., Ac. Stearidonico (Omega 3) 14 mg., Vitamina E acetato 1 mg.

Dosi di impiego al dì: Animali domestici sino a 5 kg. P.V. 1 perla, sino a 10 kg P.V. 1-2 perle, sino a 15 kg P.V. 2 perle, sino a 20 kg P.V. 3 perle. Ribes Pet Recovery, aggiunto al normale cibo va somministrato tutti i giorni per 1-2 mesi, successivamente 2-3 volte la settimana a giudizio del Veterinario.

Tenori analitici: Proteina greggia 15,5%, Grassi greggi 71,5%, Carboidrati 8,5%, Fibre grezze 0%, Ceneri gregge 0%.

Indicazioni: Complemento nutrizionale nel trattamento di cani e gatti che presentano un deficit della barriera cutanea e/o un'iperproduzione di linfociti Th2 come nel caso di:
- Dermatite Atopica
- Dermatiti da morso di pulce
- Dermatiti allergiche ricorrenti
- Manifestazioni cliniche ad esse correlate (es. Piodermite, Otite esterna, Dermatite Miliare e Complesso del Granuloma Eosinofilico)

Ribes Pet recovery, consentendo un ciclo completo di trattamento, determina un'efficace variazione del contenuto in Acidi Grassi delle membrane cellulari e, quindi, un rapido e stabile ritorno alla normalità cutanea. L'impiego regolare di Ribes Pet recovery, nelle patologie croniche o nelle malattie autoimmuni, permette di adottare dosaggi minori di cortisonici o antistaminici e ridurre così la comparsa degli effetti collaterali indesiderati di questi farmaci.

Ribes Pet recovery è un complemento nutrizionale dedicato al trattamento di cani e gatti affetti da manifestazioni allergiche e atopiche, caratterizzate da un deficit della barriera cutanea e da una sovrabbondanza della popolazione linfocitaria Th2, che induce una iperproduzione di immunoglobuline E (IgE), dette reagine.

Ribes Pet recovery, in virtà dell'ottimale rapporto tra Omega 6 e Omega 3 pari a 4/5:1 (unico in Italia e raccomandato dal mondo scientifico internazionale), è in grado di realizzare un controllo fisiologico delle forme allergiche, favorendo la produzione di prostglandine antinfiammatorie PgE1 e PgE3, nonché di ristabilire le condizioni naturali della barriera cutanea, tutto ciò avviene grazie alla purezza delle materie prime che apportano le più elevate concentrazioni di preziosi principi attivi:
- Acidi Grassi Essenziali Capostipiti (EFA) delle due serie: Omega 6 (Ac. Linoleico 220,0 mg/dose) e Omega 3 (Ac. Alfa Linolenico 63,0 mg/dose)
- Acido Gamma Linolenico (GLA- Omega 6 Superiori): alto tenore per dose (82,0 mg/dose)
- Acido Stearidonico (SA- Omega 3 Superiori): il più alto tenore per dose (14,0 mg/dose)
- Vitamina E: apporto ideale ai fini di una protezione antiossidante

Indicazioni

Ribes Pet recovery agisce come complemento nutrizionale nel trattamento di ogni situazione patologica a carattere immunoallergico, soprattutto se caratterizzata da prurito, come:
- Dermatite Atopica
- Dermatiti da morso di pulce
- Dermatiti allergiche ricorrenti
- Manifestazioni cliniche ad esse correlate (es. Piodermite, Otite esterna, Dermatite Miliare e Complesso del Granuloma Eosinofilico)

Ciclo di trattamento

Ribes Pet recovery consentendo un ciclo completo di trattamento (30 giorni) determina un'efficace variazione del contenuto in Acidi Grassi delle membrane cellulari e, quindi, un rapido e stabile ritorno alla normalità cutanea come testimoniano gli esiti di uno studio clinico condotto recentemente sulla Dermatite Atopica, in cui il 70,8% dei soggetti ha mostrato una risposta buona e/o eccellente nei confronti di prurito, eritema e lesioni cutanee.

L'impiego regolare di Ribes Pet recovery, nelle patologie croniche o nelle malattie autoimmuni, permette di adottare dosaggi minori di cortisonici o antistaminici e ridurre così la comparsa degli effetti collaterali indesiderati di questi farmaci.

(...)

Dose di impiego giornaliera (per un periodo minimo di 30 giorni)

Cani
Sino a 5 kg 1 perla; Sino a 10 kg 1-2 perle; Sino a 15 kg 2 perle; Sino a 20 kg 3 perle; Oltre 20 kg 4 perle.
Gatti
Sino a 5 kg 1 perla.

Confezione
60 perle da 500 mg di olio, in blister

 

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Ribes Nigrum

ribes nigrum

Tipo prodotto farmaco omeopatico

Produttore Boiron (o altri)

Tipo ricetta nessuna

Principio attivo Ribes nigrum (alla 5, 7, 9, 15 CH ecc)

Forma farmaceutica granuli

Prezzo* 5,50 euro (un contenitore da circa 80 granuli)

Che cosa è

È un rimedio omeopatico, un potente antinfiammatorio vegetale, tanto che è detto "il cortisone dell'omeopatia".

Commenti ed esperienze

Non so se il poco prurito di Rocco sia da attribuire (anche) al Ribes nigrum, o se non l'avrebbe comunque. Non oso fare la controprova. è comunque molto facile da somministrare nel cibo (teoricamente i rimedi omeopatici andrebbero presi fuori dai pasti, ma con un gatto...) o, alle brutte, infilato in gola (ma i granuli son talmente piccini che io più di una volta non mi sono accorta che l'aveva sputato).
Io ne metto a Rocco 3 la mattina e 3 la sera (granuli alla 9 CH). Se sono a casa a pranzo e loro fanno tre pasti, allora ne do 3, 3 (o 2) e 3.

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Le seguenti informazioni sono tratte dalla pagina sul Ribes Nigrum di Wikipedia

Il Ribes nigrum è una pianta della famiglia delle Grossulariaceae.
Viene utilizzato in fitoterapia e gemmoterapia per stimolare le ghiandole surrenali a produrre cortisolo, un cortisone endogeno che aiuta l'organismo a reagire alle infiammazioni. Utilizzato anche per malattie cutanee (eczema e psoriasi). Stimola il sistema immunitario, ad esempio per la prevenzione di malattie da raffreddamento (tipo influenza o raffreddore).

ribes nigrum

 

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RHUS TOX

rhus toxicodendron

Tipo prodotto farmaco omeopatico

Produttore Unda (o altri)

Tipo ricetta nessuna

Principio attivo Rhus Toxicodendron (alla 7 CH)

Forma farmaceutica granuli

Prezzo* 6,90 euro (un contenitore da circa 140 granuli)

Che cosa è

È un rimedio omeopatico, utilizzato per varie patologie delle ossa, delle articolazioni e anche della pelle (è il "classico" per la varicella, per esempio).

Commenti ed esperienze

Ho cominciato a somministrarlo a settembre 2009. Non so se sia un caso, ma dopo la somministrazione i bitorzolini si sono infiammati di più (uno dei segni dell'efficacia dell'omeopatia sarebbe proprio un iniziale apparente peggioramento dei sintomi). Le dosi che do sono 3 granuli la mattina e 3 la sera.

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Le seguenti informazioni sono tratte da Wikipedia e da www.farmaciadimuria.it

edera velenosaL'Edera velenosa, detta anche edera del Canada (Toxicodendron radicans), è una pianta della famiglia delle Anacardiaceae.
Nonostante il nome, non ha nulla a che vedere con l' edera comune (Hedera helix). È anche conosciuta con il nome di sommacco velenoso.
Determina dermatite allergica da contatto.
Nelle sue foglie si trova il ramnosio, un monosaccaride aldeico levogiro, noto anche come isodulcite o monomelitosio.
Nella medicina omeopatica viene indicata in tutti i disturbi che riguardano le articolazioni, i legamenti, la pelle, i reumatismi e i dolori artritici.

Indicazioni muscolo-articolari

Indicato nei casi di dolori muscolari, traumi, lombosciatalgie da sforzo, artrosi, distorsioni, lussazioni, reumatismi, periartrite scapolo-omerale caratterizzati da rigidità articolare dolorosa e bisogno di movimento. La sintomatologia peggiora con l'immobilità ed il movimento iniziale, con l'umidità e di notte; migliora con il movimento continuo: il dolore persiste all'inizio del movimento, poi scompare gradualmente man mano che gli arti si sgranchiscono e ricompare in seguito all'affaticamento. Il caldo induce miglioramento.

Posologia: Rhus toxicodendron 7CH 2-3 granuli due volte al giorno

Indicazioni cutanee

Indicato nei casi di herpes caratterizzato da vescicole piccole (a capocchia di spillo), a contenuto limpido, su cute arrossata. La sintomatologia migliora con applicazioni locali di acqua calda. Il soggetto presenta fasi di prostrazione alternate a fasi di agitazione.

Eczema con eruzioni di piccole vescicole che contengono un liquido trasparente, sono pruriginose e non migliorano con il grattamento ma con docce o applicazioni di acqua molto calda.

Posologia: Rhus toxicodendron 5- 7CH 2-3 granuli 2-3 volte al di

Indicazioni relative alle mucose

Rimedio indicato in tutte le affezioni microbiche, soprattutto di natura virale (influenza e stati influenzali) caratterizzati da secchezza della bocca, della faringe e della lingua, questa è ricoperta da una patina scura o biancastra che lascia un triangolo rosso sulla punta, sete molto intensa di acqua o latte freddo. Sensazione di indolenzimento, contusione, rigidità, intorpidimento. Il soggetto rabbrividisce al minimo movimento o scoprendosi anche di poco. I brividi sono accompagnati da tosse secca.

Posologia: Rhus toxicodendron 7-9 CH 2-3 granuli ogni 3 ore diminuendo secondo il miglioramento.

I granuli vanno assunti lontano dai pasti (10-15 minuti prima o 2-3 ore dopo), da lasciar sciogliere in bocca dato che l'assorbimento sublinguale è fondamentale per l'efficacia del rimedio.

Peggioramento e miglioramento della sintomatologia in particolari circostanze: la sintomatologia generale peggiora con l'umidità, il freddo umido, qualsiasi contatto con l'acqua, con il riposo e l'immobilità, cominciando a muoversi e con l'affaticamento eccessivo; migliora con il movimento lento, cambiando posizione, con il caldo e le applicazioni calde, con il tempo caldo e secco.

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REDONYL®

redonyl efagel

redonyl efacap

Tipo prodotto mangime complementare per cani e gatti

Produttore Innovet

Tipo ricetta nessuna

Principio attivo palmitoiletanolamide, acidi grassi Omega 3 e Omega 6, biotina

Forma farmaceutica pasta orale in siringa da 30 ml (per un gatto, 1 ml al giorno) oppure confezione da 50 birilli monodose.

Prezzo* 20 euro la pasta, circa 27 euro i birilli.

AGGIORNAMENTO 2013: il Redonyl ha cambiato nome (Redonyl Ultra) e formato (ora esistono solo i birilli). A questo link tutte le nuove informazioni.

Che cosa è

è una pasta a base di palmitoiletanolamide, che ha la funzione di regolare l'attività mastocitaria e il processo di degranulazione (ossia il processo responsabile della liberazione di istamina e altre sostanze che causano prurito).

Commenti ed esperienze

Dopo una ventina di giorni di impiego, l'impressione è che tutto sommato sia meno efficace del Ribes Pet recovery, ma spero che comunque qualche effetto lo abbia.
Dopo un mese e mezzo, forse posso dire che è un integratore che viene fuori "alla distanza" e nel complesso contribuisce a tenere sotto controllo il prurito.
Il "siringone" è abbastanza comodo da usare, grazie soprattutto a un anello che permette di centrare la tacca giusta senza spremere più prodotto del necessario.
Tutto sommato sono però assai più convenienti e pratiche le capsule-birillo (vedi foto in alto - la zampotta che sbuca è quella di Rocco!): si tratta di capsule gommose da tagliare in cima con una forbicina, strizzando poi il contenuto nel cibo. La dose è anche maggiore in confronto all'Efagel (basta per 10-15 kg di animale invece che per 5), il che lo rende in confronto, anche somministrando mezzo birillo per volta, anche un po' più efficace.
Negli ultimi mesi ho alzato la dose a 1 birillo al giorno, senza alcun effetto collaterale e con beneficio per il prurito che è sempre rimasto sotto controllo.

Dal punto di vista del gusto, ha il vantaggio di essere completamente insapore (come faccio a saperlo? Secondo voi?!?!).

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Le indicazioni sulla confezione

AGGIORNAMENTO 2013: il Redonyl ha cambiato nome (Redonyl Ultra) e formato (ora esistono solo i birilli). A questo link tutte le nuove informazioni.

EFAGEL

Supplemento nutrizionale per cani e gatti con disordini cutanei da iper-reattività.

COMPOSIZIONE: olio vegetale, glicerile monostearato, palmitoiletanolamide, olio di pesce.

INTEGRAZIONE PER KG: Vitamina E 6.000 mg, Biotina 250 mg.

TENORI ANALITICI: umidità, 2,5%; proteine gregge, <1,0%; grassi greggi, 96%; cellulosa greggia, <0,5%.

PESO NETTO: 25 g.

EFACAPS

Mangime complementare per cani e gatti

MATERIE PRIME PER MANGIMI: olio vegetale di borragine, gelatina di origine animale, palmitoiletanolamide, olio vegetale di palma idrogenato, olio di pesce.

ADDITIVI: glicerolo (E422) 8,95%, lecitina (E322) 5,69%, mono e di-gliceridi degli acidi grassi (E471) 7,11%, biotina 0,05%. I suddetti tenori sono garantiti in confezionamento integro entro la data riportata in alto.

Prodotto colorato con additivi CE.

TENORI ANALITICI: proteina greggia 20%, grassi greggi 62%, fibra grezza <0,5%, ceneri gregge <0,5%.

INDICAZIONI

Redonyl è da utilizzare sotto controllo medico veterinario, per il regime alimentare di soggetti con disordini cutanei sostenuti da iper-reattività mastocitaria (dermatopatie allergiche, come dermatite atopica, ipersensibilità alimentare, dermatite allergica da ectoparassiti o da miceti cutanei).

DOSAGGIO E MODO D'USO

EFAGEL

1 ml/giorno ogni 5-7 kg di peso corporeo per 6-8 settimane. Regolare la vite dello stantuffo a seconda della dose da somministrare. Togliere il tappo della siringa e somministrare la dose prescelta direttamente nella bocca dell'animale, oppure nella razione di alimento.

EFACAPS

1 birillo/giorno ogni 10/15 kg di peso per 6-8 settimane. Aprire il birillo come descritto nel disegno (1) e spremerne il contenuto nella bocca dell'animale o mescolarlo alla razione di alimento. In alternativa, i birilli possono essere ingeriti interi.

EFAGEL:
1 ml CONTIENE

Palmitoiletanolamide micronizzata (INN Palmidrol) 20 mg; ac. gamma-linolenico (GLA) (EFA serie Omega-6) 34,4 mg; ac. eicosapentaenoico e ac. docosaesaenoico (EPA+DHA) (EFA serie Omega-3) 4,2 mg; D(+)biotina (vitamina H) 0,2 mg.

EFACAPS:
OGNI BIRILLO CONTIENE

Palmitoiletanolamide micronizzata (INN Palmidrol) 50 mg; GLA (EFA serie Omega-6) 86 mg; EPA+DHA (EFA serie Omega-3) 10,5 mg; D(+)biotina (vitamina H) 0,5 mg.

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ENDOTEL

endotel

Tipo prodotto Integratore alimentare

Produttore Asca Medical Service, via Locchi 51/c, Firenze

Tipo ricetta nessuna

Principio attivo Quercetina, Esperidina, Vitamina C, Ruscus Aculeatus, Ruscogenina, Licopene.

Forma farmaceutica compresse

Prezzo* 16 euro (confezione da 30 compresse)

Che cosa è

È un integratore alimentare a base di fitosostanze galeniche quercetina ed esperidina, entrambe appartenenti al gruppo dei flavonoidi), Vitamina C, Ruscus Aculeatus, un rimedio omeopatico, e Licopene.

Commenti ed esperienze

Il Doc ce l'ha somministrato nella ragione di 1 compressa al dì per un mese.
Già dopo una settimana circa di somministrazione ho notato miglioramenti: Roccolino sembra grattarsi e leccarsi meno e soprattutto alcuni tumorini (soprattutto quelli della "vecchia generazione", ossia già presenti al momento di iniziare la chemio) sembrano un po' prosciugati e sfiammati.
Di per contro, il dramma è la somministrazione. Sono compresse piuttosto grosse (quasi quanto una moneta da 1 cent: vedi foto in alto), con un sapore amaro e un retrogusto di agrumi, insomma cattivissime per il gusto di un gatto. Dopo numerosi tentativi falliti avevo trovato una soluzione triturando la compressa, infilandola in capsule acquistate in farmacia e mettendogliela in gola.
Tuttavia, dopo aver riprovato a darglielo in agosto e poi in ottobre, alla fine ho interrotto definitivamente la somministrazione dopo aver verificato senza ombra di dubbio che, probabilmente per la presenza di maltodestrine, gli provoca vomito.

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Le indicazioni sulla confezione

INGREDIENTI: Quercetina; Esperidina; addensanti: saccarosio, cellulosa; vitamina C; Rusco radice es. (Ruscus Aculeatus) 5% Ruscogenina (maltodestrine); antiaggreganti: Olio di Ricino idrogenato; Talco; Magnesio Stearato, silice; Licopene 6%.

MODALITÀ D'USO Due compresse al giorno prima dei pasti.

Avvertenze: Non eccedere la dose giornaliera consigliata. Tenere fuori dalla portata dei bambini al di sotto dei tre anni. Gli integratori alimentari non vanno intesi come sostituto di una dieta variata.

Informazioni: La Quercetina, l'Esperidina, il Rusco, la vitamina C e il Licopene rappresentano un originale approccio nel trattamento preventivo dei disturbi connessi ai fenomeni ossidativi di natura ambientale, iatrogena, alimentare e conseguenti a malattie di origine degenerativa; quindi possono risultare utili per il benessere ed il trofismo dei tessuti nervosi, dell'endotelio vascolare e della matrice extra vascolare con la conseguente azione protettiva sui capillari.

EFFETTI INDESIDERATI Non si conoscono effetti indesiderati riferiti ai singoli componenti, ma non essendoci studi specifici sulla Esperidina si consiglia di non assumere in gravidanza.

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RESURGEN

resurgen

Tipo prodotto mangime complementare per cani e gatti

Produttore NBF Lanes

Tipo ricetta nessuna

Principio attivo Acidi grassi EPA e DHA (Omega 3), CLA, Beta Carotene, Vitamina E

Forma farmaceutica olio alimentare

Prezzo* 20,60 euro (flacone da 100 ml)

Che cosa è

È un integratore alimentare ad alto tenore di EPA e DHA (Omega 3), CLA, Beta Carotene con Vitamina E.

Commenti ed esperienze

Dicono che sia miracoloso per gatti debilitati e senza appetito. Rocco fortunatamente non è a questo punto ma ho cominciato a darglielo lo stesso (1 cucchiaino al giorno), se non altro per tenerlo un po' su durante la chemio. Interrotto a ottobre 2009 perché Rocco si era stufato!

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Le indicazioni sulla confezione

Ingredienti: Olio di pesce, CLA, Beta Carotene, Vitamina E, BHT

Tenori analitici: Grassi greggi 99,99%. ceneri gregge 0,01%, Fibra grezza 0%.

Dosi d'impiego per cani e gatti: 4 g al dì ogni 10 kg di peso dell'animale (2 cucchiaini/die) da mescolare al pasto normale. RESURGEN va somministrato tutti i giorni per almeno tre mesi, successivamente a giorni alterni. La confezione va tenuta al fresco, conservata in frigorifero una volta aperta ed agitata prima dell'uso.
Il flacone, una volta aperto, deve essere utilizzato entro 4 settimane.

Indicazioni: RESURGEN è un prezioso supplemento nutrizionale per favorire una ripresa dopo malattie che inducono cachessia e debilitazione spinta e dopo trattamenti chemioterapici.
Gli Acidi Grassi Omega 3 (EPA e DHA), come dimostrato da studi internazionali, sono in grado di ridurre le citochine proinfiammatorie e di abbassare il livello e l'attività del "Proteolysis Inducing Factor" (PIF), causa importante di perdita della massa magra. Il CLA (Coniugated Linoleic Acid) è un importante Acido Grasso in grado di migliorare la risposta immunitaria cellulare e di favorire la produzione dei Linfociti Th1. Il Beta Carotene e la Vitamina E favoriscono la risposta immunitaria, in particolare nel paziente anziano.
RESURGEN è un supplemento nutrizionale ad elevata concentrazione di Acidi Grassi Omega-3 superiori. EPA (Ac. eicosapentaenoico) e DHA (Ac. docosaesaenoico) che agiscono in sinergia con il CLA (Ac. linoleico coniugato) e le vitamine antiossidanti E e Beta-carotene.
Quando un evento patologico, chirurgico o, comunque, debilitante rende necessario un consistente ed efficace supporto metabolico è necessario porre l'accento sull'inibizione delle prostglandine e dei leucotrieni infiammatori che:
- mettono in difficoltà i processi riparativi dell'organismo
- determinano un ulteriore indebolimento generale, sino alla debilitazione muscolare.
Per ripristinare le condizioni fisiche di un paziente compromesso, oltre all'azione di sostegno degli AGE Superiori Omega-3, è opportuno affiancare quella immunomodulante del CLA a cui non può mancare il supporto della Vitamina E antagonista dei "radicali liberi" (protezione delle membrane cellulari) e del Beta-carotene che potenzia le risposte immunitarie (sia cellulare che anticorpale).

Indicazioni Poiché l'associazione dei principi attivi di RESURGEN produce effetti positivi nei seguenti campi:
- Oncologico: riducendo la crescita neoplastica e diminuendo l'incidenza delle metastasi
- Metabolico: proteggendo fibre muscolari striate, sia cardiache che muscolari
- Immuno/flogistico: antagonizzando la sintesi di trombossani, prostglandine e leucotrieni infiammatori

RESURGEN si è rivelato utile nei protocolli terapeutici volti a:
- migliorare la qualità della vita dopo traumi e interventi chirurgici
- trattare soggetti con neoplasie e sottoposti a chemioterapia
- recuperare la forma fisica in soggetti fortemente debilitati o cachettici a seguito di: nefropatie parassitarie (Leishmania, Piroplasmosi), anoressia uremica, epatopatie uremiche (batteriche, virali, tossiche), patologie endocrine e squilibri ormonali, decadimento organico dell'anziano, patologie autoimmuni sistemiche
- ripristinare alti livelli di performance nei cani in cui si richieda una prestazione sempre ai massimi livelli, sia per impegno sportivo (caccia, fondo, sleddog, agility, ecc.) che sociale (Soccorso Alpino, Forze dell'Ordine, Protezione Civile, ecc.).

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DELTACORTENE

deltacortene

Tipo prodotto corticosteroidi sistemici, glucocorticoidi

Produttore Bruno Farmaceutici

Tipo ricetta ripetibile (?)

Principio attivo Prednisone

Forma farmaceutica compresse da 5 mg

Prezzo* 1,50 euro (astuccio da 10 compresse), 3 euro (astuccio da 20 compresse)

Che cosa è

È un farmaco cortisonico.

Commenti ed esperienze

A Rocco è stato prescritto una prima volta a giugno secondo il seguente dosaggio: 5 giorni mezza compressa tutti i giorni, poi una compressa a giorni alterni per 8 giorni. Quest'ultimo dosaggio l'abbiamo continuato fino a che non ebbe la crisi da Metotrexato. L'ho poi ripreso a settembre 2009, una volta verificato che il dosaggio prescritto (1 compressa la settimana) non gli faceva niente: per circa 2 mesi Rocco ha preso 1/2 compressa a giorni alterni.
Poi ho sospeso il tutto quando il cortisone (come iniezione, ma anche prima come compresse) è stato il grande sospettato della grave gastrite sviluppata fra ottobre e, soprattutto, novembre 2009.

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Il foglietto illustrativo

Compresse "mg 5"

Una compressa contiene:
Principio attivo: Prednisone mg 5. Eccipienti: Lattosio; Amido di mais; Cellulosa microgranulare; Acido stearico.

CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA
Il prednisone appartiene alla categoria dei glucocorticoidi antireattivi. Il prednisone non possiede di per sé un'attivita' biologica, ma diviene attivo nell'organismo in quanto subisce una rapida conversione a prednisolone, metabolita attivato dello steroide, provvisto di elevata attività antiinfiammatoria.

INDICAZIONI TERAPEUTICHE
Affezioni di interesse reumatologico come terapia aggiuntiva per la somministrazione a breve termine (per far superare al paziente un episodio acuto o una riacutizzazione) in: artrite reumatoide (casi particolari possono richiedere una terapia di mantenimento a basse dosi), malattia di Still, spondiliti anchilosanti, artrite gottosa acuta.
Malattie del collagene: durante una riacutizzazione o come terapia di mantenimento in casi particolari di lupus eritematosus sistemico, dermatomiosite, periartrite, cardite reumatica acuta.
Per controllare condizioni allergiche gravi o debilitanti non trattabili in maniera convenzionale: asma bronchiale, dermatiti da contatto, dermatite atopica. Sarcoidosi. Affezioni ematologiche: anemia emolitica acquisita (autoimmune), per il trattamento palliativo di leucemie e linfomi degli adulti, leucemia acuta dell'infanzia.
Come coadiuvante nel trattamento della colite ulcerosa.

CONTROINDICAZIONI
Ipersensibilità ai componenti del prodotto, tubercolosi, ulcera peptica, psicosi, herpes oculare simplex, infezioni micotiche sistemiche. Generalmente controindicato in gravidanza e durante l'allattamento (vedi anche le precauzioni d'uso).
Nei pazienti in terapia corticosteroidea, sottoposti a particolare stress è indispensabile un adattamento della dose in rapporto all'entità della condizione stressante.
In corso di terapia prolungata e con dosi elevate, se si dovesse verificare una alterazione del bilancio elettrolitico, è opportuno adeguare l'apporto di sodio e di potassio.
I corticosteroidi aumentano l'escrezione di calcio.
Uno stato di insufficienza surrenale secondaria, indotta dal cortisonico può essere contenuto con una riduzione graduale delle dosi. Questo tipo di insufficienza relativa può persistere per mesi dopo la sospensione della terapia. Quindi in qualsiasi situazione di stress, che si manifestasse in questo periodo, dovrebbe essere istituita una adeguata terapia ormonica.
Nei pazienti ipotiroidei o affetti da cirrosi epatica la risposta ai corticosteroidi può essere aumentata.
L'uso del DELTACORTENE nella tubercolosi attiva va limitato ai casi di malattia fulminante o disseminata, nei quali il corticosteroide va usato con appropriata terapia antitubercolare.
Se i corticosteroidi vengono somministrati nei pazienti con tubercolosi latente o con risposta positiva alla tubercolina, è necessaria una stretta sorveglianza in quanto si può verificare un'attivazione della malattia. Nella corticoterapia prolungata questi pazienti devono ricevere un'adeguata chemioprofilassi.
I corticosteroidi devono essere somministrati con cautela nei seguenti casi: colite ulcerativa non specifica con pericolo di perforazione, ascessi e infezioni piogene in genere, diverticolite, anastomosi intestinali recenti, insufficienza renale, ipertensione, diabete, osteoporosi, miastenia grave.
I bambini sottoposti a prolungata corticoterapia devono essere strettamente sorvegliati dal punto di vista della crescita e dello sviluppo.
Si veda anche alle "Interazioni medicamentose".

Uso in caso di gravidanza e nella primissima infanzia

Nelle donne in stato di gravidanza, durante l'allattamento e nella primissima infanzia il prodotto va somministrato esclusivamente nei casi di effettiva necessità e sotto il diretto controllo del medico.

INTERAZIONI MEDICAMENTOSE
Sebbene non siano note interazioni medicamentose e incompatibilità con DELTACORTENE, tuttavia in corso di trattamento contemporaneo con: anticonvulsivanti (fenobarbitale, difenilidantoina), alcuni antibiotici (rifampicina), anticoagulanti (warfarin), broncodilatatori (efedrina) si suggerisce di aumentare la dose di mantenimento del glucocorticoide.
In corso di trattamento contemporaneo con altri antibiotici (eritromicina, troleandomicina), estrogeni o preparazioni contenenti estrogeni, si raccomanda di ridurre la dose di glucocorticoide.
Nei pazienti con ipoprotrombinemia si consiglia prudenza nell'associare l'acido acetilsalicilico ai corticosteroidi.

AVVERTENZE SPECIALI
I corticosteroidi possono mascherare alcuni segni di infezione e durante il loro impiego si possono verificare infezioni intercorrenti. In questi casi va sempre valutata l'opportunità di istituire una adeguata terapia antibiotica.
Durante la corticoterapia possono manifestarsi alterazioni psichiche di vario genere: euforia, insonnia, mutamenti dell'umore o della personalità, depressione grave o sintomi di vere e proprie psicosi. Una preesistente instabilità emotiva o tendenze psicotiche possono essere aggravate dai corticosteroidi.
I pazienti sotto terapia corticosteroidea non devono essere sottoposti a vaccinazione.
Altri procedimenti immunizzanti non vanno intrapresi in pazienti che ricevono corticosteroidi, specialmente ad alti dosaggi, a causa di un aumentato rischio di complicazioni neurologiche e di diminuita risposta anticorpale.

Effetti sulla capacità di guidare e sull'uso di macchine
Non sono note interferenze sulla capacità di guidare e sull'uso di macchine.
Per chi svolge attività sportiva: l'uso del farmaco senza necessità terapeutica costituisce doping e può determinare comunque positività ai test anti-doping.
Il medicinale non è controindicato per i soggetti affetti da malattia celiaca.

DOSE, MODO E TEMPO DI SOMMINISTRAZIONE
Il DELTACORTENE è un medicinale che va somministrato per via orale: la dose terapeutica d'attacco nell'adulto di peso medio corrisponde a mg 20-30 al giorno. Questa dose iniziale viene rapidamente ridotta nello spazio di tempo di una settimana ad una dose di mantenimento che oscilla in media intorno ai 10 mg al giorno: possono essere richiesti anche dosaggi minori in rapporto al peso corporeo ed all'età del paziente.
La posologia di mantenimento deve essere sempre la minima capace di controllare la sintomatologia ed è comunque fissata dal medico curante che, se incorrerà in una dose inadeguata assisterà alla ripresa graduale dei disturbi.
La riduzione posologica deve essere sempre graduale.
Per la somministrazione di dosi elevate in particolari forme ematologiche, dermatologiche, ecc. si possono usare le compresse a dosaggio unitario maggiore da mg 25.
È importante sottolineare che il fabbisogno corticosteroideo è variabile e quindi la posologia va individualizzata, tenendo conto della malattia e della risposta del paziente alla terapia.

Sovradosaggio
In caso di sovradosaggio acuto si raccomanda di effettuare, in concomitanza con le misure abituali per l'eliminazione del farmaco non assorbito (lavanda gastrica, carbone vegetale, ecc.), il controllo clinico delle funzioni vitali del paziente.

EFFETTI INDESIDERATI
In corso di terapia cortisonica, specie per trattamenti intensi e prolungati, possono manifestarsi alcuni tra i seguenti effetti:
- alterazioni del bilancio idro-elettrolitico che, raramente ed in pazienti particolarmente predisposti, possono portare all'ipertensione e alla insufficienza cardiaca congestizia;
- alterazioni muscoloscheletriche, quali osteoporosi, fragilità ossea, miopatie;
- complicazioni a carico dell'apparato gastro-intestinale, che possono arrivare fino alla comparsa o all'attivazione di ulcera peptica;
- alterazioni cutanee, quali ritardi nei processi di cicatrizzazione, assottigliamento e fragilità della cute;
- alterazioni neurologiche quali vertigini, cefalea e aumento della pressione endocranica;
- interferenza con la funzionalità dell'asse ipofisi-surrene, particolarmente in momenti di stress; alterazioni della funzionalità endocrina, quali irregolarità mestruali, modificazioni della fisionomia ("faccia di luna"), disturbi della crescita nei bambini, diminuita tolleranza agli zuccheri e possibile manifestazione di diabete mellito latente, nonché aumentata necessità di farmaci antidiabetici;
- complicazioni di natura oculistica quali cataratta posteriore subcapsulare ed aumentata pressione endoculare;
- negativizzazione del bilancio dell'azoto.
È opportuno comunicare al medico curante qualsiasi altro effetto indesiderato, non compreso nel presente foglio illustrativo, che si dovesse verificare durante il trattamento.

MODALITÀ DI CONSERVAZIONE
Nessuna speciale precauzione per la conservazione.

Proprietà farmacodinamiche
Il prednisolone è un glicocorticoide sintetico che differisce strutturalmente dall'idrocortisone. La sua struttura aumenta l'attività antinfiammatoria di circa 4 ore in confronto con l'idrocortisone. Rispetto a quest'ultimo ed al cortisone, il prednisolone ha il vantaggio di indurre minore ritenzione di sodio cloruro e acqua e quindi di determinare minori perdite urinarie di potassio.

Proprietà farmacocinetiche
Il fegato è l'organo principale della biotrasformazione degli adrenocorticosteroidi cui appartiene DELTACORTENE. La loro emivita biologica e la loro permanenza nel sangue, dove si legano alle albumine o a globuline specifiche di trasporto, è correlata alla metabolizzazione epatica.
Il prednisolone possiede un'emivita biologica compresa tra 12 e 36 ore.

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Gentalyn Beta 0,1% + 0,1% Crema

Gentalyn Beta

Tipo prodotto corticosteroidi attivi, associazioni con antibiotici

Produttore SCHERING-PLOUGH S.p.A.

Tipo ricetta ripetibile

Principio attivo gentamicina solfato, betametasone valerato

Forma farmaceutica crema per uso cutaneo, tubo da 30 g.

Prezzo* 14,50

Che cosa è

È una pomata antibiotico-cortisonica

Commenti ed esperienze

In un primo momento il vet mi fece dare il Gentalyn nella forma "Crema" e non "Beta" (cioè quello senza cortisone) per via dei reni. Verificato poi che l'insufficienza renale di Rocco non era tale, ma indotta dal mastocitoma, abbiamo usato varie volte il Gentalyn Beta per i suoi vari bozzolini che scoppiavano e si infettavano.

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Il foglietto illustrativo

COMPOSIZIONE
100 g di crema contengono: principi attivi: gentamicina solfato 0,166 g corrispondenti a 0,1 g di gentamicina; betametasone 17-valerato 0,122 g corrispondenti a 0,1 g di betametasone. Eccipienti: clorocresolo, polietilenglicole monocetiletere (cetomacrogol 1000), alcool cetostearilico, vaselina bianca, paraffina liquida, sodio fosfato, acido fosforico, acqua depurata.

INDICAZIONI TERAPEUTICHE
Gentalyn Beta 0,1% + 0,1% è indicato nel trattamento topico delle dermatosi allergiche o infiammatorie secondariamente infette o quando esista la minaccia di infezione. Le indicazioni al suo utilizzo sono: eczema (atopico, infantile, nummulare), prurito anogenitale e senile, dermatite da contatto, dermatite seborroica, neurodermatite, intertrigine, eritema solare, dermatite esfoliativa, dermatite da radiazioni, dermatite da stasi e psoriasi.

CONTROINDICAZIONI
I cortisonici topici sono controindicati nei pazienti affetti da tubercolosi cutanea ed herpes simplex nonché da malattie virali con localizzazione cutanea.
Gentalyn Beta 0,1% + 0,1% è controindicato nei pazienti con ipersensibilità ai principi attivi o ad uno qualsiasi degli eccipienti.

PRECAUZIONI PER L'USO
Nel caso di irritazione o sensibilizzazione correlate all'impiego di Gentalyn Beta 0,1% + 0,1%, il trattamento deve essere sospeso ed un'adeguata terapia istituita. Ognuno degli effetti indesiderati descritti per i corticosteroidi sistemici, tra cui l'iposurrenalismo, può verificarsi anche con i corticosteroidi topici, soprattutto in pazienti pediatrici.
L'assorbimento sistemico dei corticosteroidi topici aumenta con il trattamento di ampie superfici cutanee o con l'impiego della medicazione occlusiva. In tali casi, o quando si preveda un trattamento prolungato, sono richieste le precauzioni opportune, particolarmente nei pazienti pediatrici.
L'assorbimento sistemico di gentamicina per uso topico aumenta se vengono trattate aree del corpo estese, specialmente in presenza di danni cutanei o se si utilizzano tecniche di bendaggio occlusivo oppure se si prevede un trattamento per un lungo periodo. In tali situazioni, si possono manifestare gli effetti indesiderati che si evidenziano con l'uso sistemico della gentamicina. Pertanto occorre prendere le opportune precauzioni specialmente con i lattanti e con i bambini (vedi "uso in pediatria").
L'uso di antibiotici topici, talvolta consente la proliferazione di organismi non sensibili inclusi i miceti. In questo caso, o qualora si sviluppino irritazione, sensibilizzazione o superinfezione, il trattamento con gentamicina deve essere sospeso e va instaurata una terapia specifica.

AVVERTENZE SPECIALI
Il medicinale contiene clorocresolo e alcool cetostearilico che possono provocare reazioni allergiche locali.
Uso in pediatria: i pazienti pediatrici possono dimostrarsi più sensibili degli adulti alla depressione dell'asse ipotalamo-ipofisi-surrene, sindrome di Cushing, ritardo della crescita staturale e ponderale ed ipertensione endocranica. Nei bambini, le manifestazioni di iposurrenalismo includono bassi livelli di cortisolemia e mancata risposta alla stimolazione con ACTH. Le manifestazioni di ipertensione endocranica includono tensione delle fontanelle, cefalea e papilledema bilaterale.
Uso in corso di gravidanza ed allattamento: la sicurezza dei corticosteroidi topici non è stata stabilita in donne in gestazione; pertanto, in corso di gravidanza l'uso dei farmaci appartenenti a questa classe deve essere limitato ai casi in cui il beneficio atteso giustifichi il rischio potenziale per il feto. Nelle pazienti in gravidanza tali farmaci non vanno impiegati in modo intensivo, a dosi elevate o per lunghi periodi di tempo.
Non essendo noto se la somministrazione topica dei corticosteroidi possa determinare un assorbimento sistemico sufficiente a produrre concentrazioni dosabili nel latte materno, è necessario decidere se interrompere l'allattamento o se sospendere la terapia, tenendo conto dell'importanza del farmaco per la madre.
Il medicinale contiene cloroclesolo che può provocare reazioni allergiche.
Il medicinale contiene, inoltre, alcool cetosterilico che può provocare reazioni cutanee locali.

DOSE, MODO E TEMPO DI SOMMINISTRAZIONE
Applicare una piccola quantità di crema sulla zona interessata 2-3 volte al giorno.
Le lesioni psoriasiche refrattarie e le dermatosi profonde secondariamente infette possono rispondere meglio alla terapia con corticosteroidi e antibiotici locali quando questi vengano usati con la tecnica del bendaggio occlusivo descritto qui sotto.
Tecnica del bendaggio occlusivo
1. Applicare uno spesso strato di crema sull'intera superficie della lesione sotto una leggera garza e coprire con materiale plastico trasparente, impermeabile e flessibile, oltre i bordi della zona trattata.
2. Sigillare i bordi sulla pelle sana mediante un cerotto o con altri mezzi.
3. Lasciare la medicazione in situ per 1-3 giorni e ripetere il procedimento 3-4 volte secondo necessità.
Con questo metodo si osserva spesso un notevole miglioramento in pochi giorni. Raramente si sviluppano delle eruzioni miliari di follicolite sulla pelle sotto la medicazione che rendono necessaria la rimozione della copertura di plastica.

SOVRADOSAGGIO
Sintomi: l'impiego eccessivo o prolungato di corticosteroidi topici può deprimere la funzione ipofisiario-surrenalica, provocando iposurrenalismo secondario e manifestazioni di ipercorticismo tra cui la sindrome di Cushing.
Un singolo episodio di sovradosaggio di gentamicina non dovrebbe produrre alcun sintomo. L'uso eccessivo e prolungato di gentamicina topica può portare alla formazione di lesioni dovute a miceti e batteri non sensibili.
Trattamento: è indicato il trattamento sintomatico appropriato. I sintomi di ipercorticismo acuto sono generalmente reversibili. Se necessario, trattare lo squilibrio elettrolitico. Nel caso di tossicità cronica è raccomandata la lenta eliminazione del corticosteroide. Nel caso di proliferazione di miceti e batteri è indicata un'appropriata terapia antifungina od antibatterica.

EFFETTI INDESIDERATI
Sono stati descritti i seguenti effetti indesiderati, correlati all'uso di corticosteroidi topici: bruciori, prurito, irritazione, secchezza cutanea, follicolite, ipertricosi, eruzioni acneiformi, ipopigmentazione, dermatite periorale, dermatite da contatto allergica.
Ricorrendo all'uso della medicazione occlusiva, possono verificarsi con maggiore frequenza effetti indesiderati quali macerazione cutanea, infezione secondaria, atrofia cutanea, strie e miliaria.
Il trattamento con gentamicina può produrre irritazione temporanea (eritema e prurito) che solitamente non richiede sospensione del trattamento.

Revisione del foglio illustrativo da parte dell'agenzia italiana del farmaco: maggio 2007.

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LUPOSAN BIOTIN

Luposan biotin

Tipo prodotto mangime complementare per cani e gatti

Produttore Luposan

Tipo ricetta nessuna

Principio attivo Erbe, alghe, vitamine

Forma farmaceutica compresse

Prezzo* 14,49 euro (confezione da circa 130 compresse). Si compra online su zooplus.

Che cosa è

È un integratore alimentare per la prevenzione di carenze alimentari e per rinforzare pelle e pelo.

Commenti ed esperienze

FAVOLOSO! Da quando ho iniziato la somministrazione, il pelo ha cominciato DOPO MESI a ricrescere sul pancino. Anche le unghiette sono più forti e affilate (prima le aveva tutte mozzate e sbucciate). Non gli dà prurito, anzi secondo me contribuisce a contenere l'infiammazione.
Unico neo, il gusto... lo devo nascondere ben bene nel prosciutto o infilarglielo direttamente in gola.

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Le indicazioni sulla confezione

Luposan Biotin favorisce il rafforzamento naturale delle caratteristiche di pelle, pelo e artigli. Biotin con erbe e microalghe è stato appositamente sviluppato per prevenire ed equilibrare carenze di biotina, che si manifestano con: pelo opaco, che cade e/o si spezza, infiammazione della pelle (eczemi, prurito, forfora), desquamazione o indurimento della pelle, problemi di pigmentazione, pelo ingrigito, callosità, disturbi nella crescita degli artigli.
La speciale composizione di erbe, microalghe e premiscela di biotina e vitamine fanno sì che la pelle si sviluppi in modo sano e la struttura del pelo diventi robusta e lucente. L'aggiunta di biotina favorisce la crescita robusta delle unghie.
Luposan Biotin è adatto per cani e gatti.

Composizione
Erbe, alghe, premiscela di biotina e vitamine.

Additivi
Biotina(500.000 mcg/kg), Vitamina B1 (100 mg/kg), Vitamina B2 (100 mcg/kg), Vitamina B12 (100 mcg/kg), Vitamina C (185 mg/kg).

Dosi consigliate
Cani piccoli e gatti: 1 compressa 1-2 volte al giorno.
Cani grandi: 2-3 compresse 2 volte al giorno.

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RANIDIL

ranidil

Tipo prodotto antiacido/antistaminico gastrico

Produttore A. Menarini su licenza GlaxoSmithKline Spa

Tipo ricetta ripetibile ? (ma in genere quello da 75 mg lo danno anche senza)

Principio attivo ranitidina

Forma farmaceutica compresse rivestite

Prezzo* 6,30 euro (confezione da 10 compresse)

Che cosa è

È un antagonista dei recettori H2 dell'istamina, ha la funzione di combattere l'iperacidità gastrica.

Commenti ed esperienze

Mi fu prescritto per la prima volta ad agosto 2009, quando Rocco ebbe una drammatica crisi di vomito a raffica, a seguito di un'iniezione di cortisone. Effetto immediato, Rocco stette subito meglio. Da ottobre 2009 gliel'ho dato ogni giorno, 1/4 di compressa 2 volte al giorno.

 

Lo stesso identico farmaco esiste anche come generico:

Ranitidina Doc

ranitidina doc

Tipo prodotto antiacido/antistaminico gastrico

Produttore DOC Generici

Tipo ricetta ripetibile ? (ma in genere quello da 75 mg lo danno anche senza)

Principio attivo ranitidina

Forma farmaceutica compresse rivestite

Prezzo* 5,50 euro (confezione da 10 compresse)

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Il foglietto illustrativo

COMPOSIZIONE
Una compressa ricoperta contiene: Ranitidina cloridrato 84 mg pari a Ranitidina 75 mg
Eccipienti: Cellulosa microcristallina, Magnesio stearato, Ipromellosa, Ossido di ferro rosso (E172), Titanio biossido (E171), Triacetina.

INDICAZIONI TERAPEUTICHE
Trattamento sintomatico dell'indigestione da iperacidità e pirosi gastrica.
Meccanismo di azione del farmaco
Lo stomaco contiene acido cloridrico che favorisce la digestione del cibo. Alle volte lo stomaco produce una quantità eccessiva di acido che può portare a situazioni quali bruciore di stomaco e digestione difficile (pirosi e dispepsia).
I preparati di più comune impiego in queste condizioni contengono sostanze che agiscono semplicemente neutralizzando questo eccesso di acidità. Il loro effetto è però di breve durata e pertanto tali rimedi devono essere assunti con continuità in modo da tenere sotto controllo i sintomi.
Le compresse di RANIDIL 75 costituiscono un approccio differente per risolvere i problemi del bruciore di stomaco, iperacidità e digestione difficile; infatti, invece di neutralizzare semplicemente l'eccesso di acido, agiscono alla radice del problema impedendo allo stomaco di produrre una quantità eccessiva di acido.
Una compressa di RANIDIL 75 agisce entro 30 minuti e può controllare l'eccesso di acidità fino a 12 ore consentendo un sollievo rapido e di lunga durata dei sintomi durante il giorno o la notte.

CONTROINDICAZIONI
Le persone allergiche alla Ranitidina o agli altri componenti delle compresse non devono usare RANIDIL 75.

PRECAUZIONI PER L'USO
Particolare cautela deve essere adoperata da:
- pazienti che sanno di avere un'ulcera gastrica o duodenale;
- pazienti con problemi ai reni o al fegato;
- pazienti sottoposti a regolare controllo medico per altre ragioni;
- pazienti che soffrono di qualsiasi altra malattia o che assumono farmaci su prescrizione medica;
- pazienti di mezza età o più anziani che presentano sintomi dispeptici di recente insorgenza o da poco modificati;
- pazienti con perdita di peso non intenzionale che si accompagna a sintomi dispeptici;
- pazienti che soffrono di una rara malattia chiamata porfiria.
Gravidanza e allattamento
RANIDIL 75 non deve essere assunto in gravidanza (accertata o pianificata) senza consultare il medico. La Ranitidina viene anche escreta nel latte materno, per cui le donne che allattano al seno devono essere informate di ricorrere al consiglio del medico prima di impiegare RANIDIL 75.

INTERAZIONI
La Ranitidina non inibisce l'attività di un enzima presente nel fegato, il citocromo P450. Quindi la Ranitidina non potenzia l'azione dei farmaci che vengono inattivati da tale enzima, inclusi Diazepam, Lidocaina, Fenitoina, Propranololo, Teofillina e Warfarin. Se si somministrano alte dosi di Sucralfato (2 g) contemporaneamente a Ranitidina, l'assorbimento di quest'ultima puo' essere ridotto. Tale effetto non si verifica se il Sucralfato viene assunto a distanza di 2 ore.

EFFETTI SULLA CAPACITÀ DI GUIDARE E DI USARE MACCHINARI
Non esistono dati sufficienti sugli effetti della Ranitidina al dosaggio di 75 mg sulla capacità di guidare e di usare macchinari.

DOSE, MODO E TEMPO DI SOMMINISTRAZIONE
Adulti (inclusi gli anziani) e ragazzi di età superiore a 16 anni
Assumere una compressa di RANIDIL 75 intera con un bicchiere d'acqua, non appena si avvertono i sintomi, in ogni momento del giorno o della notte. Nella maggior parte dei pazienti è sufficiente il trattamento con 1 o 2 compresse al giorno. Non assumere più di 4 compresse nelle 24 ore. Non è necessario assumere le compresse con il cibo.
Non impiegare il prodotto per un periodo continuativo superiore alle due settimane e consultare il proprio medico curante o il farmacista se i sintomi persistono o peggiorano dopo due settimane di trattamento.
RANIDIL 75 determina un sollievo della sintomatologia fino ad un massimo di 12 ore.
In caso di pazienti con problemi ai reni (insufficienza renale significativa) si raccomanda di seguire il consiglio del medico, e non assumere più di due compresse di RANIDIL 75 nelle 24 ore.
Bambini e ragazzi di età inferiore a 16 anni
Il prodotto non è raccomandato in questi pazienti.

SOVRADOSAGGIO
Se accidentalmente vengono assunte più compresse di quelle raccomandate, è opportuno contattare il proprio medico curante o il farmacista. La Ranitidina possiede un'attività farmacologica molto specifica per cui non sono attesi problemi particolari a seguito di sovradosaggio del farmaco.

EFFETTI INDESIDERATI
La seguente convenzione è stata usata per la classificazione degli effetti indesiderati: molto comuni (>1/10), comuni (>1/100, <1/10), non comuni (>1/1000, <1/100), rari (>1/10000, <1/1000), molto rari (<1/10000).
Le frequenze degli eventi avversi sono state stimate in base ai dati di segnalazione spontanea successivamente all'immissione in commercio.
Disturbi ematici e del sistema linfatico
Molto rari: modifiche nella conta delle cellule ematiche (leucopenia, trombocitopenia). Questi sono in genere reversibili. Agranulocitosi o pancitopenia, talvolta accompagnata da ipoplasia o aplasia midollare.
Disturbi del sistema immunitario
Rari: reazioni di ipersensibilità (orticaria, edema angioneurotico, febbre, broncospasno, ipotensione, dolore toracico).
Molto rari: shock anafilattico.
I suddetti eventi sono stati riportati successivamente alla somministrazione di una singola dose.
Disturbi psichiatrici
Molto rari: confusione mentale reversibile, depressione e allucinazioni. I suddetti eventi sono stati riportati soprattutto in pazienti gravemente ammalati e anziani.
Disturbi del sistema nervoso
Molto rari: cefalea, a volte grave, vertigini e movimenti involontari reversibili.
Disturbi oculari
Molto rari: offuscamento reversibile della vista.
Sono stati riportati casi di offuscamento della vista attribuibile ad alterazione nell'accomodazione.
Disturbi cardiaci
Molto rari: bradicardia e blocco atrio-ventricolare.
Disturbi vascolari
Molto rari: vasculite.
Disturbi gastrointestinali
Molto rari: pancreatite acuta. Diarrea.
Disturbi epatobiliari
Rari: modifiche transitorie e reversibili dei test di funzionalità epatica.
Molto rari: epatite in genere reversibile (epatocellulare, epatocanalicolare o mista) con o senza ittero.
Rari: rash cutaneo.
Molto rari: eritema multiforme, alopecia.
Disturbi muscoloscheletrici e del tessuto connettivo
Molto rari: sintomi a carico dell'apparato muscoloscheletrico quali artralgia e mialgia.
Disturbi renali ed urinari
Molto rari: nefrite interstiziale acuta.
Disturbi del sistema riproduttivo e mammari
Molto rari: impotenza reversibile. Sintomatologia mammaria nell'uomo.
Il rispetto delle istruzioni contenute nel foglio illustrativo riduce il rischio di effetti indesiderati. è importante comunicare al medico o al farmacista la comparsa di qualsiasi effetto indesiderato anche non descritto nel foglio illustrativo.

Norme di conservazione: Non conservare al di sopra di 30° C.

ULTERIORI INFORMAZIONI
Diversi fattori possono contribuire all'insorgere di bruciore di stomaco, digestione difficile ed iperacidità: mangiare in eccesso, cattive abitudini alimentari (cibi troppo grassi), sovrappeso, vita sedentaria, fumo, eccessiva assunzione di alcool. Si consiglia, quando possibile, di moderare il proprio stile di vita in quanto il controllo di ciascuno dei fattori citati può contribuire ad evitare questa sintomatologia.
In questo Foglio Istruzioni non sono state riportate tutte le informazioni relative al medicinale. Per qualsiasi ulteriore quesito che dovesse insorgere dopo aver letto questo Foglio Istruzioni rivolgersi al proprio medico o al farmacista.
Il medicinale non è controindicato per i soggetti affetti da malattia celiaca.

 

A scopo di confronto, ho scansionato il foglietto illustrativo del corrispondente generico Ranitidina doc

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ZIRTEC

zirtec gocce

Tipo prodotto antistaminico

Produttore B Pharma Spa

Tipo ricetta ripetibile (?)

Principio attivo cetirizina (infatti il nome Zirtec non è altro che l'inizio di cetirizina al contrario).

Forma farmaceutica gocce orali, soluzione, flacone da 10 o 20 ml (ma esiste anche in compresse)

Prezzo* ?

Che cosa è

È un antistaminico di seconda generazione, inibitore dei recettori dell'istamina H1.

Commenti ed esperienze

Il Doc ce lo prescrisse in novembre 2009 (5 gocce al giorno per 20 giorni, poi continuate), al posto del cortisone del quale Rocco pativa troppo gli effetti collaterali. In effetti lo Zirtec non gli dava vomito o acidità, o comunque i disturbi delle sue ultime settimane non erano attribuibili allo Zirtec.

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Il foglietto illustrativo

(dati tratti da torrinomedica.it)

Composizione
1 ml di soluzione contiene: Principio attivo: cetirizina dicloridrato 10 mg.
Eccipienti: Glicerolo 85%, glicole propilenico, saccarina sodica, metile paraidrossibenzoato, propile paraidrossibenzoato, sodio acetato, acido acetico glaciale, acqua depurata.

Indicazioni terapeutiche
Trattamento sintomatico delle riniti e delle congiuntiviti stagionali, della rinite cronica allergica e dell'orticaria di origine allergica negli adulti e nei bambini a partire da 1 anno di età.

Posologia e modo di somministrazione
Adulti e ragazzi a partire da 12 anni: nella maggior parte dei casi la posologia consigliata è di 10mg (20 gocce) in un'unica somministrazione. Bambini di età compresa tra 6 e 12 anni: per un peso uguale o inferiore a 30 kg, 5 mg/die (10gocce) in un'unica somministrazione.
Per un peso superiore a 30 kg, 10 mg/die (20 gocce) in una o due somministrazioni. Bambini di età compresa tra 2 e 6 anni: 2,5 mg (5 gocce) due volte al giorno o 5 mg (10 gocce) in un'unica somministrazione. Bambini di età compresa tra 1 e 2 anni: 2,5 mg (5 gocce) due volte al giorno. Pazienti anziani: sulla base dei dati disponibili, nei soggetti anziani con funzionalità renale normale non risulta necessaria alcuna riduzione della dose. Pazienti con insufficienza renale di grado da moderato a grave: nei pazienti adulti la posologia deve essere adattata in base alla funzionalità renale: 
moderato - CLcr = 30-49 ml/min - 5 mg una volta al giorno
grave - CLcr < 30 ml/min - 5 mg una volta ogni due giorni
Nei pazienti pediatrici affetti da insufficienza renale, la dose dovrà essere adatta individualmente,tenendo in considerazione la clearance renale e il peso corporeo del paziente. Pazienti con insufficienza epatica: i pazienti affetti solo da insufficienza epatica lieve non necessitano di alcun adattamento della posologia.
La dose deve essere dimezzata nei pazienti con insufficienza di grado moderato e grave. Pazienti con insufficienza epatica e renale: si raccomanda un adattamento della posologia come descritto nel paragrafo "Pazienti con insufficienza renale".

Controindicazioni
Ipersensibilità al principio attivo, all'idrossizina o ai derivati della piperazina, o ad uno qualsiasi degli eccipienti. Pazienti con grave compromissione della funzionalità renale (clearance della creatinina inferiore a 10 ml/min).

Speciali avvertenze e precauzioni per l'uso
I paraidrossibenzoati contenuti nel medicinale possono causare reazioni allergiche (potenzialmente di tipo ritardato). Alle dosi terapeutiche, non sono state evidenziate interazioni clinicamente significative con alcool (per livelli ematici di alcool di 0,5 g/l).
Tuttavia, si raccomanda cautela in caso di assunzione concomitante di alcool.

Interazioni
Nessuna interazione farmacocinetica è stata osservata nel corso degli studi condotti con cetirizina e pseudoefedrina, cimetidina, ketoconazolo, eritromicina ed azitromicina.
In uno studio a dosi ripetute con teofillina (400 mg una volta al giorno) è stata osservata una lieve diminuzione (16%) nella clearance della cetirizina, mentre la distribuzione della teofillina non è risultata modificata dalla contemporanea somministrazione di cetirizina. Nessuna evidenza di interazioni avverse di tipo farmacodinamico è stata rilevata in studi con cetirizina e cimetidina, glipizide, diazepam e pseudoefedrina. Gli studi effettuati non evidenziano interazioni avverse, rilevanti dal punto di vista clinico, con azitromicina, eritromicina, ketoconazolo, teofillina e pseudoefedrina. In particolare, la somministrazione concomitante di cetirizina con macrolidi o ketoconazolo non ha mai dato luogo a variazioni clinicamente rilevanti dell'ECG. In uno studio a dosi ripetute con ritonavir (600 mg 2 volte al giorno) e cetirizina (10 mg al giorno), l'entità dell'esposizione alla cetirizina è risultata aumentata di circa 40% mentre la cinetica del ritonavir non è stata alterata dalla concomitante somministrazione della cetirizina. L'assunzione di cibo non riduce l'entità dell'assorbimento di cetirizina, benché ne sia diminuita la velocità di assorbimento.

Gravidanza e allattamento
Nessun effetto dannoso è stato osservato nel corso degli studi sugli animali.
Le conoscenze sull'uso di cetirizina durante la gravidanza sono limitate.
Come per altri farmaci, la sua somministrazione nella donna in stato di gravidanza deve essere evitata. Qualora il farmaco venga inavvertitamente assunto durante la gravidanza non sono attesi effetti dannosi, ma il trattamento deve essere sospeso immediatamente. L'assunzione di cetirizina è controindicata durante l'allattamento, in quanto viene escreta nel latte materno.

Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchine
Gli antistaminici di nuova generazione, quali la cetirizina, sono associati ad una frequenza inferiore di sonnolenza rispetto agli antistaminici tradizionali.
Misurazioni obiettive della capacità di guidare, del tempo di addormentamento e del rendimento alla catena di montaggio non hanno dimostrato alcun effetto clinicamente rilevante alla dose consigliata di 10 mg. I pazienti che intendono porsi alla guida di veicoli, intraprendere attività potenzialmente pericolose od utilizzare macchinari non devono superare la dose giornaliera consigliata e tenere conto della propria sensibilità al farmaco. In pazienti sensibili, l'assunzione contemporanea di cetirizina con alcool o altri farmaci con attività depressiva sul sistema nervoso centrale, può causare un'ulteriore diminuzione dello stato d'allerta e alterazione della prestazione.

Effetti indesiderati
A differenza degli antistaminici di prima generazione, l'entità del passaggio di cetirizina nel sistema nervoso centrale è ridotta e causa sedazione di grado marcatamente minore. In taluni casi è stata riferita stimolazione paradossa del sistema nervoso centrale. Sono stati segnalati rari casi di epatite e di alterazione della funzione epatica con innalzamento degli enzimi epatici accompagnato da aumento della bilirubinemia, nella maggior parte dei casi risolti a seguito di interruzione del trattamento.
Sperimentazioni cliniche: Nell'ambito di sperimentazioni cliniche controllate in doppio cieco o di studi di farmacologia clinica, nei quali sono stati confrontati gli effetti di cetirizina con placebo o altri antistaminici alle dosi consigliate (10 mg al giorno per la cetirizina) e per cui sono disponibili dati quantitativi di sicurezza, sono stati trattati con cetirizina più di 3200 soggetti. In base a questi dati, nell'ambito di sperimentazioni controllate contro placebo sono stati segnalati i seguenti eventi avversi con una incidenza ≥ 1,0% nel corso di trattamento con cetirizina 10 mg: affaticamento, capogiri, cefalea, dolori addominali, secchezza delle fauci, nausea, sonnolenza, faringite. Sebbene l'incidenza della sonnolenza fosse statisticamente più comune che con il placebo, tale evento risultava di entità da lieve a moderata nella maggioranza dei casi.
Ulteriori studi in cui sono state effettuate prove obiettive hanno dimostrato che le usuali attività quotidiane non vengono compromesse alla dose giornaliera consigliata, nei volontari sani giovani. Reazioni avverse con una incidenza ≥ 1,0% nei bambini di età compresa tra 6 mesi e 12 anni, in studi clinici controllati verso placebo o studi di farmacologia clinica, sono le seguenti: diarrea, sonnolenza, rinite, affaticamento.
Esperienza post-marketing. In aggiunta agli eventi avversi riscontrati nel corso degli studi clinici, elencati nel paragrafo precedente, dopo l'introduzione in commercio del prodotto sono stati riferiti casi isolati delle reazioni avverse di seguito riportate: trombocitopenia, tachicardia, disturbo dell'accomodamento, visione offuscata, diarrea, astenia, malessere, edema, shock anafilattico, ipersensibilità, funzionalità epatica anormale (innalzamento delle transaminasi, della fosfatasi alcalina, delle γ-GT e della bilirubina), aumento ponderale, convulsioni, disgeusia, disordini del movimento, parestesia, sincope, aggressività, agitazione, confusione, depressione, allucinazione, insonnia, disuria, enuresi, edema angioneurotico, prurito, rash, orticaria. I dati disponibili non sono sufficienti per stimarne l'incidenza nella popolazione da trattare.

Sovradosaggio
Sintomi: I sintomi osservati a seguito di un rilevante sovradosaggio di cetirizina sono principalmente associati ad effetti a carico del sistema nervoso centrale o ad effetti che potrebbero suggerire un'attività anticolinergica. A seguito di assunzione di una dose pari ad almeno 5 volte la dose giornaliera raccomandata sono stati segnalati i seguenti eventi avversi: confusione, diarrea, capogiri, affaticamento, cefalea, malessere, midriasi, prurito, irrequietezza, sedazione, sonnolenza, stupore, tachicardia, tremore e ritenzione urinaria. Trattamento: Non esiste uno specifico antidoto per cetirizina. In caso di sovradosaggio, si raccomanda un trattamento sintomatico o di supporto.
A seguito di recente ingestione, può essere praticata lavanda gastrica. Cetirizina non viene efficacemente rimossa per dialisi.

PROPRIETÀ FARMACOLOGICHE

Proprietà farmacodinamiche
Categoria farmacoterapeutica: Antistaminico, codice ATC R06AE07 Cetirizina, un metabolita della idrossizina nell'uomo, è un antagonista potente e selettivo a livello dei recettori H1 periferici per l'istamina.
Gli studi sul legame recettoriale in vitro non hanno evidenziato alcuna affinità misurabile per altri recettori.
Esperimenti ex vivo nel topo hanno mostrato che la cetirizina non occupa i siti recettoriali H1 cerebrali in maniera significativa in seguito a somministrazione per via parenterale. Oltre agli effetti anti-H1, la cetirizina esplica attività antiallergica: alla dose di 10 mg una o due volte al giorno, inibisce la fase tardiva di reclutamento delle cellule infiammatorie, specialmente degli eosinofili, nella cute e nella congiuntiva di soggetti atopici esposti ad antigeni e la dose di 30 mg al giorno inibisce l'influsso di eosinofili nel fluido di lavaggio broncoalveolare nella fase tardiva della costrizione bronchiale indotta dalla inalazione di allergeni in soggetti asmatici.
Inoltre, la cetirizina inibisce la reazione infiammatoria tardiva indotta dalla somministrazione intradermica di callicreina nella orticaria cronica.
Inoltre, riduce l'espressione delle molecole che promuovono l'adesione, quali ICAM-1 e VCAM-1, che sono marker di infiammazione di origine allergica. Studi nei volontari sani mostrano che la cetirizina, ai dosaggi di 5 e 10 mg, inibisce in maniera pronunciata la reazione anafilattica cutanea indotta da concentrazioni molto elevate di istamina nella cute.
A seguito di somministrazione di 10 mg in dose singola, l'attività si manifesta entro 20 minuti nel 50% dei soggetti ed entro un'ora nel 95% dei soggetti.
Questa attività perdura per almeno 24 ore dopo singola somministrazione.
In uno studio della durata di 35 giorni in bambini di età compresa tra 5 e 12 anni, non è stata evidenziata tolleranza all'effetto antistaminico (soppressione di pomfi ed eritemi) di cetirizina.
Dopo sospensione di un trattamento a dosi ripetute con cetirizina, la cute recupera la propria normale reattività all'istamina entro 3 giorni. Gli effetti degli altri mediatori o degli agenti che liberano istamina, quali PAF e la sostanza P, vengono inibiti dalla cetirizina, che è anche in grado di inibire la risposta di pazienti con orticaria da freddo, nonché di pazienti con dermatografismo sensibili a particolari stimoli (il freddo e la pressione). Nei soggetti affetti da asma lieve, cetirizina, a dosaggi da 5 a 20 mg, ha determinato un blocco quasi completo del broncospasmo indotto da concentrazioni elevate di istamina somministrata per aerosol. In uno studio controllato verso placebo, della durata di 6 settimane, condotto su 186 pazienti affetti da rinite allergica e concomitante asma da lieve a moderata, cetirizina alla dose di 10 mg una volta al giorno ha migliorato i sintomi della rinite senza alterare la funzione polmonare.
Questo studio avvalora la sicurezza di somministrazione di cetirizina in pazienti affetti da asma di grado lieve o moderato. In uno studio controllato verso placebo, cetirizina, somministrata all'elevato dosaggio giornaliero di 60 mg per sette giorni, non ha causato un prolungamento statisticamente significativo dell'intervallo QT. è stato dimostrato che cetirizina, al dosaggio consigliato, migliora la qualità della vita dei pazienti con rinite allergica stagionale e perenne.

Proprietà farmacocinetiche
La cetirizina presenta una cinetica lineare tra 5 mg e 60 mg.
L'emivita terminale è risultata di circa 10 ore ed il volume apparente di distribuzione è di 0,50 l/kg.
Non è stato osservato alcun accumulo in seguito a dosi giornaliere di 10 mg per 10 giorni.
Il picco plasmatico allo steady-state è risultato di circa 300 ng/ml ed è stato raggiunto entro 1,0 ± 0,5 ore.
Il legame di cetirizina alle proteine plasmatiche è di 93 ± 0,3%.
La cetirizina non modifica il legame alle proteine del warfarin. La cetirizina non è soggetta ad un esteso metabolismo di primo passaggio.
Circa i due terzi della dose vengono escreti immodificati nell'urina.
La distribuzione dei parametri farmacocinetici, quali il picco plasmatico e l'area sotto la curva, è unimodale nel volontario e, in adulti di sesso maschile, non sono state osservate differenze nella cinetica della cetirizina tra soggetti di razza caucasica e di razza nera. L'entità dell'assorbimento della cetirizina non viene ridotta dal cibo, sebbene la velocità dell'assorbimento venga ridotta.
La biodisponibilità della soluzione, delle capsule o delle compresse è simile. Popolazioni speciali Anziani: in 16 soggetti anziani a seguito di assunzione di una dose singola orale di 10 mg, l'emivita è aumentata di circa il 50% e la clearance è diminuita del 40% rispetto ai soggetti normali.
La riduzione della clearance della cetirizina in questi volontari anziani è sembrata essere in relazione alla riduzione della funzionalità renale. Bambini: l'emivita della cetirizina è risultata di circa 6 ore nei bambini di età compresa tra 6 e 12 anni, di 5 ore nei bambini tra 2 e 6 anni e ridotta a 3,1 ore nei bambini tra i 6 e i 24 mesi. Pazienti con insufficienza renale: la farmacocinetica del farmaco nei pazienti con insufficienza renale lieve (clearance della creatinina superiore ai 40 ml/min) è risultata simile a quella nei volontari sani.
I pazienti con una compromissione moderata della funzionalità renale presentavano una emivita 3 volte più elevata ed una riduzione del 70% nella clearance rispetto ai volontari sani. I pazienti in emodialisi (clearance della creatinina inferiore a 7 ml/min) a cui era stata somministrata una dose orale singola di 10 mg di cetirizina presentavano un aumento della emivita pari a tre volte ed una riduzione della clearance pari al 70% della clearance nei soggetti normali.
La cetirizina è eliminata in bassa quantità dalla emodialisi.
Un adeguamento del dosaggio è necessario nei pazienti con una compromissione della funzionalità renale da moderata a grave. Pazienti con insufficienza epatica: i pazienti con epatopatie croniche (di origine epatocellulare o colestatica e cirrosi biliare) che hanno ricevuto una dose singola di 10 o 20 mg di cetirizina hanno presentato un aumento pari al 50% della emivita assieme ad una riduzione pari al 40% della clearance rispetto ai soggetti normali. Un adeguamento della posologia è necessario nei pazienti con compromissione della funzionalità epatica solo se associata a insufficienza renale.

Dati preclinici di sicurezza
In seguito a trattamento acuto per via orale le dosi non letali massime variano a seconda della specie da 500 volte (topi femmine) a 1600 volte (cani) la dose terapeutica consigliata nell'adulto di 10 mg al giorno (350 volte per via endovenosa nel cane). In seguito a somministrazioni ripetute per via orale, l'organo bersaglio nei roditori è il fegato (aumento di peso, ipertrofia degli epatociti e deposito adiposo).
La dose a cui non si osservano cambiamenti a livello epatico è pari a 100 volte la dose clinica raccomandata.
Occorre notare che cetirizina è risultata essere un induttore degli enzimi epatici solo nel topo e nel ratto e inoltre il profilo farmacocinetico del prodotto nei roditori è il più distante da quello nell'uomo.
I cambiamenti a livello epatico sono completamente reversibili a seguito d'interruzione del trattamento. In altre specie animali (cani e scimmie) che sono più simili all'uomo per quanto riguarda la farmacocinetica, cetirizina non esplica effetti epatici. I livelli a cui non si osservano effetti sono da 40 volte (cane, 6 mesi) a 75.220 volte (cane, 4 settimane) e 85 volte (scimmia, 4 settimane) la dose terapeutica raccomandata nell'uomo.
Gli effetti sono di tipo non specifico: lievi modificazioni del comportamento, riduzione dell'aumento ponderale, etc. Gli studi sulla funzione riproduttiva non hanno evidenziato effetti tossici sulla capacità riproduttiva e sullo sviluppo della prole che potevano essere attribuiti al prodotto.
I livelli privi di effetti variano da 20 a 480 volte (topi, fertilità) a 120 volte (topi, effetti perinatali) la dose terapeutica consigliata per l'uomo. La cetirizina non è mutagena e si ritiene che non abbia alcun potenziale carcinogeno nell'uomo.
Nella cavia la cetirizina non prolunga il tratto QTc a dosi (per via endovenosa) fino a 200 volte la DE50 per l'antagonismo del broncospasmo indotto dalla istamina.
La cetirizina non influenza il QTc nel cane e nella scimmia, quando viene somministrata per via orale fino ad un anno a dosi giornaliere fino a rispettivamente 275 e 225 volte la dose terapeutica consigliata per l'uomo.

Incompatibilità
Nessuna nota.

Speciali precauzioni per la conservazione
Non conservare al di sopra di 25° C.

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ALOE

Ho provato diversi prodotti a base di Aloe.

Aloe vera Specchiasol

aloe vera specchiasol

Tipo prodotto integratore alimentare

Produttore Specchiasol

Tipo ricetta nessuna

Principio attivo Succo puro di Aloe Vera 1000%

Forma farmaceutica succo

Prezzo* sui 14-15 euro (flacone da 500 ml).

Che cosa è

Succo puro al 100% non diluito di Aloe Vera da coltivazione di qualità* (*L'Aloe Vera utilizzata proviene da piantagioni coltivate senza l'utilizzo di fertilizzanti o prodotti di sintesi).

Commenti ed esperienze

Il Doc ci ha prescritto succo di Aloe (raccomandandosi senza aloina, che è un componente dell'Aloe fortemente lassativo) una volta che abbiamo dovuto abbandonare il cortisone; posologia: 1 cucchiaio mattina e sera per 1 mese. Mi aveva segnato la marca Winter che però non è più in produzione, così ho trovato questa. Rocco è molto bravo e la mangia persino mischiata alla scatoletta nonostante abbia sapore di limone.

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BioValoe detox

biovaloe detox

Tipo prodotto integratore alimentare

Produttore Aboca

Tipo ricetta nessuna

Principio attivo Puro succo di Aloe Vera

Forma farmaceutica succo

Prezzo* sui 18 euro (2 flaconi da 250 ml ciascuno, da conservare in frigo per max 10 giorni una volta aperto).

Che cosa è

Puro succo di Aloe Vera da agricoltura biologica, fresco, senza conservanti.

Commenti ed esperienze

Lo presi nel tentativo di trovare un succo d'aloe più insapore possibile, e in effetti questo lo è e Rocco lo tollerava un po' meglio.

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Aloe vera Specchiasol - Le indicazioni sulla confezione

Il succo di Aloe Vera (Aloe Barbadensis Miller) Specchiasol è ricavato direttamente dalla pianta fresca.

Aloe Vera foglia + Aloe Vera gel interno non filtrato, da foglie selezionate, fresche e maturate per almeno 5 anni.

I componenti della pianta rimangono naturali e inalterati come se fosse appena colta.

L'Aloina viene eliminata naturalmente con la filettatura manuale delle spine e della punta di ogni singola foglia.

La pianta fresca viene lavorata a freddo e l'estrazione avviene senza l'aggiunta di acqua, zucchero o alcol.

Il succo di Aloe Specchiasol è garantito dal marchio IASC (International Aloe Science Council), comitato scientifico autonomo indipendente dalle aziende produttrici a tutela della qualità e della purezza dei prodotti a base di succo di Aloe.

Modalità d'uso: si consiglia di assumere 25 ml di succo 2 volte al giorno, puro o diluito con acqua o succo di frutta. Tenere fuori dalla portata dei bambini. Agitare prima dell'uso. Dopo l'apertura conservare il prodotto in frigo e consumare entro 2 mesi.

Note: Poiché AloeVera Specchiasol è un prodotto naturale, il sapore, il colore e la consistenza possono variare da lotto a lotto. Questo non influisce sulla qualità ed efficacia del prodotto. Per mantenere integre le proprietà del prodotto, Specchiasol ha scelto di utilizzare bottiglie opache in PET.

Ingredienti: Aloe vera (succo puro al 110%), acidificante: acido citrico; conservanti: potassio sorbato, sodio benzoato; antiossidante: acido ascorbico.

INFORMAZIONI NUTRIZIONALI Per 100 ml Per 25 ml
Valore energetico 8,6 kj/3,4 kcal 2,2 kj/0,85 kcal
Proteine 0,1 gr 0,025 gr
Carboidrati 0,3 gr 0,075 gr
Grassi 0,2 gr 0,05 gr

 

 

BioValoe detox Aboca - Le indicazioni sulla confezione

BioValoe detox, puro succo di Aloe vera, si caratterizza per la presenza di sostanze di natura polisaccaridica che possono essere di valido aiuto per la fisiologica funzionalità dei processi depurativi e del benessere generale dell'organismo.

La linea BioValoe Aboca è il punto di arrivo di una serie di ricerche svolte a livello storico dal Centro Studi Aboca Museum e a livello tecnologico dal settore Ricerca e Sviluppo dell'azienda. Originariamente la pianta di Aloe, come documentato da una serie di fonti che partono dal 4.000 a.C. fino ai giorni nostri, veniva utilizzata per le sue proprietà salutari sia per uso interno che esterno, prevedendo l'impiego del puro succo fresco ricavato dalle foglie. Proprio per non perdere questo valore, la tecnologia erboristica Aboca si è impegnata nella realizzazione di un prodotto che rispetta, nelle sue caratteristiche, l'integrità e la naturalità della pianta fresca.

Aboca controlla direttamente la produzione di BioValoe detox in Venezuela e ne garantisce l'intero ciclo di processo: dalla coltivazione in regime di Agricoltura Biologica, fino al confezionamento del succo estratto dalle foglie fresche, in bottiglia di vetro senza l'utilizzo di conservanti ed eccipienti. BioValoe detox puro succo di Aloe vera, ha un gusto particolarmente gradevole, non modificato e quindi meno acido rispetto a quelli stabilizzati chimicamente e si trova solo in bottiglia da 250 ml: un formato ideale per preservare al meglio la naturale freschezza del succo di Aloe.

Ingredienti
Aloe (Aloe vera L.) gel fogliare.

Quantitativi per dose giornaliera minima consigliata - 25 ml
Aloe vera gel fogliare - 25 ml
titolato in polisaccaridi* (Metodo HPLC-SEC) 0,3% - 75 mg
*frazione con Peso molecolare maggiore di 20.000 Dalton

Modo d'uso:
si consiglia l'assunzione di 3 cucchiai da minestra (corrispondenti a circa 25 ml di succo) una o due volte al giorno, puro o diluito. Una volta aperto, conservare in frigorifero e consumare entro 10 giorni.

Avvertenze: non superare le dosi consigliate. Gli integratori non vanno intesi come sostituti di una dieta variata. Il prodotto deve essere tenuto fuori dalla portata dei bambini al di sotto dei tre anni di età.

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Cibi ipoallergenici

SOLOCONIGLIO (e affini)

soloconiglio drn

Che cosa è

È un alimento dietetico monoproteico per cani e gatti usato solitamente nei casi di intolleranze alimentari.

Produttore DRN

Prezzo* 1,40 la vaschetta da 100 g, 2,42 euro (?) la vaschetta da 300 g.

Disponibile come

Vaschette di umido da 100 o da 300 grammi.

Commenti ed esperienze

NOTA BENE: il Solomaiale, pur appartenendo alla stessa linea, è meglio evitarlo perché non rientra fra i cibi consentiti in un'alimentazione "istamina free".

Si tratta in tutti e tre i casi di patè: coniglio e galletto hanno una media consistenza, maiale è un pochino più duro, quaglia invece è molto molto molle, tanto che lo si potrebbe anche dare con la siringa a gatti malati.
Una nota di odore: la varietà Soloconiglio puzza da far schifo.
IMPORTANTE: ho verificato, dopo varie sperimentazioni per esclusione, che le pappe di questa linea fanno fare la cacca soda ma molto chiara, quasi bianca (forse perché contengono anche ossa triturate?). Comunque non è niente di grave.

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Le indicazioni sulla confezione

Indicazioni
- Quando sia necessario somministrare una proteina di elevato valore biologico, ridotto tenore di grassi, di elevata digeribilità anche per il basso contenuto di tessuto connettivo delle carni ed altamente appetibile.
- Come unico alimento su indicazione del Medico Veterinario nelle "diete ad eliminazione" per individuare allergie e/o intolleranze alimentari.

Dosaggio
Soloconiglio - 100/130 g ogni 4 kg di peso. Tale dosaggio può essere modificato a discrezione del Medico Veterinario.
Sologalletto - 100/150 grammi ogni 4 Kg di peso vivo. Tale dosaggio può essere modificato a discrezione del Medico Veterinario.
Solomaiale - 100/130 g ogni 4 kg di peso vivo. Tale dosaggio può essere variato a discrezione del Medico Veterinario.
Soloquaglia - 100 g ogni 4 kg di peso vivo. Tale dosaggio può essere modificato a discrezione del Medico Veterinario.

Ingredienti e tenori analitici
Soloconiglio - Coniglio (100%). Non contiene conservanti ed additivi.
Umidità 83,75%, proteina greggia 6,88%, lipidi greggi 5,83%, fibra greggia 0.33%, ceneri gregge 2,96%.
Sologalletto - Galletto livornese (100%). Non contiene conservanti, coloranti ed additivi.
Umidità 82%, Proteina greggia 5,48%, Lipidi greggi 3,10%, Fibra greggia 0,33%, Ceneri gregge 1,41%, Estrattivi inazotati 1,61%.
Solomaiale - Maiale (100%). Non contiene conservanti e additivi.
Umidità 80,92%, proteine 9,72%, grassi 6,79%, ceneri 0,75%, fibra 0,16%, estrattivi inazotati 1, 66.
Soloquaglia - quaglia 100%. Non contiene conservanti e additivi.
Umidità 78%, proteina greggia 11,3%, lipidi greggi 7,1%, fibra greggia 0,4%, ceneri gregge 3,2%.

Prodotto in Italia con ingredienti di proprietà di DNR.

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Le Chat monoproteico

Dal 2012 purtroppo fuori produzione

le chat monoproteico

Che cosa è

È un alimento monoproteico per gatti.

Produttore Monge

Prezzo* 0,75 la vaschetta da 100 g, 1,42 la lattina da 400 g.

Disponibile come

Vaschette di umido da 100 g, lattine da 400 g.

Commenti ed esperienze

Senza infamia e senza lode. Non è fra i preferiti di Rocco. Ho provato solo i gusti coniglio e pollo. Praticamente, è la versione economica del Soloquaglia e affini.

Dal 2012 è purtroppo uscito di produzione. Ma ho fatto in tempo a usarlo con successo per la Belinda.

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Le indicazioni sulla confezione

100% pollo

Ingredienti: 100% Pollo fresco, addensanti e gelificanti, sali minerali, vitamine.

Tenori analitici sul tal quale: umidità 81%, proteine gregge 8,5%, grassi greggi 5,4%, fibra greggia 0,4%, ceneri greggie 1,3%. Non contiene coloranti e conservanti. Non contiene glutine. Integrazione per Kg di prodotto: Vitamina A 2500 U.I., Vitamina D3 220 U.I., Vitamina E (alfa-tocoferolo 91%) 5 mg.

Dosaggio: 100 g di prodotto ogni 4 kg di peso corporeo: tale dosaggio può essere modificato a seconda della razza o dell'età dell'animale. Servire a temperatura ambiente.

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TRAINER FITNESS

trainer fitness

Che cosa è

È un alimento completo per gatti adulti con una sola fonte proteica animale, ipoallergenico.

Produttore Novafoods

Prezzo* 1,09 euro

Disponibile come

Lattina da 70 g

Commenti ed esperienze

Senza infamia e senza lode. Non è fra i preferiti di Rocco. Ho comunque provato solo il gusto cavallo&amaranto.
Il caso, o il destino, ha voluto che mi ritrovassi poi a usare queste stesse scatolettine per il granuloma eosinofilo della Belinda, verificando che la composizione è cambiata.

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Le indicazioni sulla confezione

Trainer feline fitness
Cavallo & Amaranto

Ingredienti: carne di cavallo (min. 43%), olio di girasole, farina di amaranto, minerali e vitamine, gambo di ananas. Preservato con vitamina E. Lasciare a disposizione acqua fresca e pulita.

Tenori analitici
Umidità 68,50%
Proteina greggia 14%
Grassi greggi 7,40%
Fibra grezza 0,60
Ceneri gregge 1,80

Dosi: max 1 scatoletta per kg di peso del gatto.

Nuova composizione

Ingredienti: carne di cavallo (57%), amido di amaranto (1,9%), olio di girasole (1,9%). Contiene inoltre: ioduro di potassio, difosfato dicalcico, estratto di ananas (0,001%), estratto di mela (Pomega3® Applezin® 0,001%).

Tenori analitici S.T.Q. Umidità 75,00%, Proteina greggia 10,00%, Grassi greggi 5,50%, Fibra grezza 0,36%, Ceneri gregge 3,00%, Calcio 0,21%, Fosforo 0,17%.

Integrazione vitaminico-minerale (per kg di prodotto): Vitamina A 1800 U.I., Vitamina D3 55 U.I., Vitamina E (alfatocoferolo 91%) 4 mg.

Dosi

Peso del gattoQuantità giornaliera in grammi
2 kg125
2,5145
3170
3,5190
4210
4,5230
5245

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Royal Canin Sensitivity Control

royal canin Sensitivity Control

Che cosa è

È un alimento dietetico per gatti con ipersensibilità alimentare che provoca sintomi dermatologici e/o gastrointestinali.

Produttore Royal Canin

Prezzo* 1,07 euro la bustina, 1,27 la vaschetta (non aggiornato).

Disponibile come

Bustine e vaschette di umido da 100 grammi; secco da 1,5 e 3,5 kg.

Commenti ed esperienze

Ottimo prodotto sia come composizione, sia come tollerabilità, sia come gusto per Rocco. I bocconcini in gelatina mi permettono di nasconderci insieme medicinali avvolti in un pochino di prosciutto.

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Le indicazioni sulla confezione

La confezione non riporta indicazioni di ingredienti ma solo le dosi consigliate.

NOTA BENE I contenuti che seguono sono tratti dal sito britannico della Royal Canin alla data del 2009 circa. Oggi lo stesso sito riporta info un po' diverse sia per le bustine o le vaschette al pollo che per le vaschette all'anatra.

In passato avevo salvato il pdf (sempre tratto dal sito Royal Canin britannico) con le informazioni complete sul prodotto, oltre a un pdf informativo sulla sensibilità dermatologica e/o gastrointestinale. Sul sito Royal non sono più disponibili, ma chi fosse interessato può scaricarle in formato zip da qui:

torna su Royal Canin Sensitivity Control (dati 2009)
torna su Sensibilità dietetica negli animali

Indicazioni
- Ipersensibilità alimentare con manifestazioni dermatologiche e/o gastrointestinali
- Intolleranza alimentare (inclusa intolleranza al lattosio)
- Diarrea acuta o cronica in gattini e gatti adulti

Controindicazioni
- pancreatite

Durata del trattamento
Quando si sospetta un'allergia o un'intolleranza alimentare, la dieta del gatto dovrebbe essere cambiata senza periodi di transizione fra un cibo e l'altro. Continuare l'alimentazione con Sensitivity Control Feline per tutta la vita del gatto.
Pollo, anatra e riso sono raramente coinvolti in allergie alimentari. Queste fonti di proteine sono altamente digeribili. Questo riduce il rischio di reazioni allergiche nel gatto.
Gli acidi Eicosapentaenoico e Docosaesaenoico, acidi grassi della catena degli omega 3, aiutano a mantenere la salute della pelle e l'integrità della mucosa intestinale.
Un alto quantitativo di biotina, niacina e acido pantotenico in combinazione con lo zinco riducono la perdita di acqua attraverso la pelle e supportano l'effetto barriera della pelle.
La combinazione di fibre fermentabili (polpa di barbabietola, FOS) con la zeolite aiuta a mantenere bilanciata la microflora gastrointestinale e a proteggere la mucosa intestinale. Questo cibo è senza glutine e senza lattosio.
Sensitivity Control Feline è raccomandato come supporto nutrizionale in caso di dermatosi cronica con prurito con componente allergica, specialmente la dermatite miliare.

INGREDIENTI
Pollo e riso (bustina): carne di pollo, fegato di pollo, riso, fibra di cellulosa, olio di girasole, olio di pesce, minerali, carragenina, taurina, fruttooligosaccaridi (FOS), tracce di altri elementi, DL-methionina, estratto di tagete (ricco di luteina), vitamine.
Anatra e riso (vaschetta): carne di anatra, riso, proteine di riso, fibra di cellulosa, olio di pesce, carragenina, minerali, guar, taurina, fruttooligosaccaridi (FOS), tracce di altri elementi (incluso tracce di elementi chelati), farina di tagete (ricca di luteina, vitamine).
Pollo e riso (vaschetta): fegato di pollo, carne di pollo, riso, proteine di riso, fibra di cellulosa, olio di pesce, olio di girasole, minerali, taurina, fruttooligosaccaridi (FOS), DL-metionina, estratto di tagete (ricco di luteina), tracce di altri elementi (incluso tracce di elementi chelati), vitamine.

Royal canin sensitivity control dosi Dosi consigliate

Peso del gatto (kg)Quantità di prodotto
2110
3170
4225
5280

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Royal Canin Intense Beauty

royal canin intense beauty

Che cosa è

È un alimento completo per gatti adulti, formulato per stimolare la salute e la bellezza del pelo.

Produttore Royal Canin

Prezzo* ?

Disponibile come

Bustine di umido da 100 grammi.

Commenti ed esperienze

Discreto prodotto, non come la linea medicata Sensitivity ma accettabile. Non ha conservanti, ma la qualità degli ingredienti è inferiore al Sensitivity. Dal punto di vista del gusto, Rocco tende a leccare il sughino lasciando avanzi.

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Le indicazioni sulla confezione

INGREDIENTI: Carni e derivati, pesci e derivati, cereali, estratti di proteine vegetali, oli e grassi, sottoprodotti d'origine vegetale, sali minerali.

ANALISI CHIMICA: Proteine gregge: 12% - Grassi greggi: 3,5% - Ceneri gregge: 1,5% - Fibra reggia: 0,6% - Umidità 79,5%.

INTEGRAZIONE PER KG: Vit. A: 35000 UI - Vit. D3: 140 UI - Vit. E: 30 mg. Rame (solfato di rame): 10 mg - Zinco: 50 mg - Acidi grassi omega 6: 12 g - Acidi grassi omega 3: 1,9 g.

ISTRUZIONI PER L'USO: Dose consigliata: vedi tabella di razionamento. Servire a temperatura ambiente. Senza coloranti né conservanti.

Dose giornaliera (numero di bustine al giorno)

Peso del gatto sottopeso normopeso sovrappeso
3 3 2 ½ -
4 4 3 ½ 2 ½
5 5 ½ 4 3 ½
6 6 ½ 5 4
7 - 6 4 ½

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GRAU

grau schlemmertöpfchen

Che cosa è

È un alimento completo per gatti prodotto in Germania.

Produttore Grau GmbH

Prezzo* si compra online su zooplus. Il Prezzo* varia un po' a seconda che si compri sulla versione italiana o tedesca del sito.

Disponibile come

Scatoletta da 100, 200 o 400 g (alcuni gusti anche 800 g).

Commenti ed esperienze

Lo tengo nel range di scatolette che faccio "girare" a Rocco. È più gustosa di altre medicate e almeno non ha conservanti. A Rocco do solo i gusti pollo o tacchino, ma ci sono anche manzo, cuore&fegato, agnello. Oggi esiste anche nella versione grain free.

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Le indicazioni sulla confezione

Grau 100 g pollo (Geflügel)
Composizione: carne di pollo (circa 65%), interiora di pollo (ca. 4%), riso integrale (circa 4%)*, calcio 0,3%, fosforo 0,25%, potassio 0,2%, sodio 0,1%, cloruro 0,17%, magnesio 0,017%.
Analisi chimica: Proteine 10,50%, grassi 5,5%, fibra grezza 0,30%, ceneri gregge 2,50%, umidità 79,00%.
Integrazione per 1000 g: Vit. A 2000 U.I., Vit. D3 200 U.I., Vit. E 20,00 mg, zinco 65,00 mg, rame 10,00 mg, iodio 1,20 mg, ferro 0,50 mg, selenio 0,12 mg, taurina 0,10%.

Grau 100 g tacchino (Pute)
Composizione: carne di tacchino (circa 65%), interiora di tacchino (ca. 4%), riso integrale (circa 4%)*, calcio 0,3%, fosforo 0,25%, potassio 0,2%, sodio 0,1%, cloruro 0,17%, magnesio 0,017%.
Analisi chimica: Proteine 10,20%, grassi 5,00%, fibra grezza 0,50%, ceneri gregge 1,40%, umidità 80,00%.
Integrazione per 1000 g: Vit. A 2000 U.I., Vit. D3 200 U.I., Vit. E 20,00 mg, zinco 65,00 mg, rame 10,00 mg, iodio 1,20 mg, ferro 0,50 mg, selenio 0,12 mg, taurina 0,10%.

Dose giornaliera: per un gatto dai 3 ai 5 kg di peso, circa 200 grammi di prodotto.

N.B. Il riso integrale negli ingredienti è dichiarato a secco. Una volta cotto quindi occupa una proporzione maggiore di cibo.

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Eukanuba Dermatosis LB

Eukanuba Dermatosis LB

Che cosa è

Alimento dietetico completo per gatti indicato in caso di dermatosi ed eccessiva perdita di pei e per la riduzione di intolleranze ad ingredienti e sostanze nutritive. Dermatosis LB contiene proteine e carboidrati provenienti da fonti selezionate ed un'elevata quantità di acidi grassi essenziali.

Produttore Eukanuba

Prezzo* 2,20 euro

Disponibile come

Scatoletta da 170 g. Non mi risulta che esista il secco.

Commenti ed esperienze

Lo usai tardi, nell'ultimo mese o poco più della vita di Rocco. Ma gli piaceva, nonostante non avesse più il suo appetito esagerato di sempre, e non gli dava alcuna intolleranza.

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Le indicazioni sulla confezione

Ingredienti: fegato di agnello, agnello, trippa di agnello, orzo, olio di mais, polpa di barbabietola, cloruro di potassio, sale, taurina, DL-metionina.

Tenori analitici: Umidità 77%, Proteine gregge 10,5%, Grassi greggi 7,0%, Acidi grassi Omega-6 1,3%, Acidi grassi Omega-3 0,26%, Ceneri gregge 1,8%, Cellulosa greggia 0,5%, Calcio 0,30%, Fosforo 0,27%, Magnesio 0,024%.

Integrazione per kg: Vitamina A 10.000 U.I., Vitamina D3 125 U.I., Vitamina E (α-tocoferolo) 25 mg, Rame come solfato rameico 9 mg.

Senza coloranti, conservanti, aromatizzanti e antiossidanti aggiunti.

Modalità d'uso. Si raccomanda di chiedere il parere di un veterinario prima dell'uso. Il veterinario potrà indicare modalità di alimentazione specifiche per il tuo gatto o suggerirti le razioni standard riportate nella tabella nutrizionale. Periodo di utilizzo raccomandato: fino a 2 mesi, in caso di dermatosi ed eccessiva perdita di peli; da 3 a 8 settimane per la riduzione di intolleranze ad ingredienti e sostanze nutritive. Se i sintomi di intolleranze scompaiono, il prodotto può essere usato in maniera continuativa. Livelli vitaminici garantiti fino alla data di scadenza. Lascia sempre a disposizione del tuo gatto acqua fresca e pulita. Conservare in frigorifero la confezione aperta.

Dose consigliata

Peso del gattoQuantità di scatolette al dì
1-2 kg¼ - ½
3-4 kg ¾ - 1
5-6 kg1 ⅛ - 1 ½
7-8 kg1 ⅔ - 1 ⅞
9-10 kg2 ⅛ - 2 ¼

 

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HILL'S z/d

HILL'S z/d

Che cosa è

È un alimento dietetico per gatti che riduce il prurito cutaneo, il vomito e la diarrea causati dall'allergia alimentare.

Produttore Hill's

Prezzo* 29 euro il secco, 2,50 euro la lattina (non aggiornato).

Disponibile come

Lattine di umido da 156 g, secco da 2 kg.

Commenti ed esperienze

Assolutamente poco appetibile a detta di tutti, ci vuole proprio uno stomaco disabitato come Rocco per mangiarlo. Eppure, l'umido non piace neanche a lui.
Ho iniziato a usarlo nel luglio 2009 e non sembra dargli quantomeno reazioni infiammatorie.

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Le indicazioni sulla confezione

Prescription Diet z/d Low Allergen Feline è un alimento dietetico completo per ridurre nei gatti le intolleranze ad ingredienti e sostanze nutritive. Questo alimento dietetico contiene fonti selezionate di proteine e carboidrati.
ISTRUZIONI PER L'USO: Somministrare solo questo alimento.Si raccomanda di chiedere il parere di un veterinario prima dell'uso.
Somministrare i quantitativi indicati, in base al peso del gatto. Regolarsi in funzione del peso forma che il gatto deve mantenere. La dose può essere suddivisa in due o più pasti. Periodo di impiego raccomandato: 3 a 8 settimane, se i segni dell'intolleranza scompaiono, è possibile utilizzare questo prodotto a vita. Lasciare acqua fresca sempre a disposizione

INGREDIENTI: Cereali, estratti di proteine vegetali, carni e derivati, oli e grassi, sostanze minerali, cellulosa in polvere.
Fonti proteiche: idrolisato di fegato di pollo, concentrato di proteine del riso. Fonti di carboidrati: riso macinato.

ANALISI: Proteine 36,5%, Grassi greggi 14,7%, Acidi grassi essenziali 5,5%; Cellulosa greggia 1,3%, Ceneri greggie 5,0%, Umidità 7,5%, Calcio 0,65%, Fosforo 0,51%, Sodio 0,31%, Potassio 0,68%.
Per kg: Vitamina D3 470 UI, Vitamina E 550 mg, Vitamina C 70 Mg, Beta-carotene 1,5 mg, Taurina 2.040 mg, Rame (solfato rameico) 14,4 mg. Contiene antiossidanti approvati dalla CEE.

Dosaggio

peso del gatto 2 kg 3 kg 4 kg 5 kg 6 kg +
quantità giornaliera 30-45 g 45-60 g 55-75 g 65-85 g 10-15 g/kg

 

per un gatto di 4 kg 1/2 lattina + 40 g secco 1 lattina + 20 g secco

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Hill's Sensitive Skin

hill's sensitive skin

Che cosa è

È un alimento completo per il gatto adulto dalla maturità fino ai 7 anni. Fornisce un preciso equilibrio nutrizionale di energia, proteine, vitamine e minerali, ed è stato appositamente formulato per nutrire la cute e il mantello del vostro gatto. Senza l'aggiunta di conservanti, aromi e coloranti artificiali.

Produttore Hill's

Prezzo* ?

Disponibile come

Secco da 400 g, 2 kg, 5 kg.

Commenti ed esperienze

A Rocco piace abbastanza e inoltre ho notato un miglioramento della pelle (meno desquamata, meno arrossata) durante la somministrazione. Purtroppo questo cibo è "caduto" nel periodo di inappetenza fra ottobre e novembre (causata forse da gastrite) per cui i dati sul gradimento sono solo parzialmente attendibili.

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Le indicazioni sulla confezione

ISTRUZIONI PER L'USO: Somministrare il quantitativo giornaliero indicato; variare individualmente per mantenere il peso ideale. Se state somministrando questo prodotto per la prima volta, miscelare quantitativi crescenti del nuovo prodotto con quantitativi decrescenti del vecchio alimento fino a completa sostituzione nell'arco di 7 giorni. Lasciare acqua fresca sempre a disposizione.

INGREDIENTI: Riso macinato, farina di pollo e di tacchino (pollo min. 37%, miscela di pollo e tacchino min. 50%), granoturco macinato, farina di glutine di mais, grassi animali, uova intere in polvere, olio vegetale, idrolisati proteici, farina di tonno, cloruro di potassio, DL-metionina, sale, carbonato di calcio.

ANALISI: Proteine 32,8%, Grassi greggi 20,0%, Acidi grassi omega-6 4,6%, Acidi grassi omega-3 0,5%, Cellulosa greggia 0,7%, Ceneri gregge 5,0%, Umidità 8,0%, Calcio 0,74%, Fosforo 0,69%, Sodio 0,37%, Potassio 0,61%, Magnesio 0,06%.

Per kg: Vitamina A 9.850 UI, Vitamina D3 550 UI, Vitamina E 550 mg, Vitamina C 70 mg, Beta-carotene 1,5 mg, Taurina 1.840 mg, Rame (solfato rameico) 12,4 mg. Con conservante naturale (acido citrico) e antiossidanti naturali (miscela di tocoferoli).

Prodotto nell'UE.

Dosaggio

peso del gatto 2 kg 3 kg 4 kg 5 kg 6 kg +
quantità giornaliera 30-40 g 40-55 g 50-70 g 60-80 g 10-15 g/kg

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Royal Canin Hypoallergenic

royal canin hypoallergenic

Che cosa è

È un alimento dietetico completo per gatti destinato alla riduzione delle intolleranze ad ingredienti e sostanze nutritive. Questo alimento è ottenuto da fonti selezionate di proteine e di carboidrati.

Produttore Royal Canin

Prezzo* ?

Disponibile come

Solo secco (500 g, 2,5 kg, 6,5 kg). NON esiste l'umido.

Commenti ed esperienze

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Le indicazioni sulla confezione

RACCOMANDAZIONISi raccomanda di chiedere il parere di un veterinario prima dell'uso. Utilizzare HYPOALLERGENIC da 3 a 8 settimane. Se i sintomi di intolleranza scompaiono, il prodotto può essere usato indefinitamente. ISTRUZIONI PER L'USO: Servire tale e quale la dose consigliata (vedi tabella). Tenere sempre dell'acqua fresca a disposizione del gatto.

INGREDIENTI: riso, idrolisato di isolato proteico di soia, grassi animali, sali minerali, fibre vegetali, polpa di barbabietola, olio di soia, fegatini di pollame idrolizzati, olio di pesce, frutto-oligosaccaridi, taurina, olio di borraggine, estratto di fiore di Tagete, DL-metionina. ANALISI CHIMICA: Proteine gregge: 25,5% - grassi greggi: 20% - Ceneri gregge: 6,3% - Fibra greggia: 3,6% - Acidi grassi essenziali: 4,62%.

INTEGRAZIONE: Integrazione per 1 kg: A: 25000 UI - D3: 790 UI - E: 600 mg. Rame (solfato di rame): 22 mg/kg. Conservante: sorbato di potassio. Antiossidanti: gallato di propile, BHA.

Dosi giornaliere

Peso del gatto sottopeso normopeso sovrappeso
2 kg 35 g 25 g -
3 kg 50 g 40 g -
4 kg 65 g 55 g -
5 kg 85 g 65 g 55 g
6 kg 100 g 80 g 65 g
7 kg - 95 g 75 g

Sul sito Royal Canin britannico erano presenti alcune schede scaricabili adesso non più disponibili. Le ho salvate ed è possibile scaricarle da qui in formato zip.

RC Pure Feline Bellezza 1

royal canin pure feline 1

Che cosa è

È un alimento completo per gatti adulti (>1 anno di età). La formula è appositamente studiata per fornire tutti i nutrimenti essenziali alla bellezza del pelo.

Produttore Royal Canin

Prezzo* ?

Disponibile come

Secco da 300 g, 1,5 kg, 3 kg.

Commenti ed esperienze

Non so se sia stato un caso, ma l'unica volta che l'ho dato a Rocco lui poi a sera ha vomitato tutto indigerito, e gli si sono arrossati i bitorzolini (forse perché contiene lievito?). L'avevo provato nonostante il lievito perché tutti gli altri componenti (omega 3 e 6, polifenoli) farebbero invece proprio al caso di Rocco. In ogni caso non ho più osato ridarglielo.
Riporto le info sul prodotto solo a scopo di completezza.

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Le indicazioni sulla confezione

Pure Feline n. 01 - Bellezza contiene:
- carne di anatra (20% min.) come unica fonte di proteina animale dalle altissime qualità nutritive,
- un tenore di proteine del 33% per rispondere alle esigenze del rinnovamento del pelo,
- un concentrato di principi attivi vegetali ricco di acidi grassi essenziali (omega 3 / omega 6) e polifenoli antiossidanti per favorire la morbidezza del pelo e la salute della pelle.

INGREDIENTI: carni di anatra disidratate (20% min.), riso, avena decorticata, grassi animali, crusca di frumento, glutine di grano, glutine di mais, lievito di birra, fegato idrolizzato, sali minerali, olio di pesce, semi di lino (fonte di omega 3), cicoria, fibra di mele, DL-metionina, olio di borragine (fonte di omega 6), taurina, estratti di vinacce (fonte di polifenoli), uova in polvere, estratto di paprika, estratto di fiore di Tagete.

ANALISI CHIMICA: Proteine gregge: 33% - Grassi greggi: 17% - Ceneri gregge: 6% - Fibra greggia: 2,5%. PER KG: Vit. A 21000 UI - Vit. D3: 700 UI - Vit. E: 500 mg. Rame (solfato di rame): 24 mg. Conservante: sorbato di potassio. Antiossidanti: gallato di propile, BHA. ISTRUZIONI PER L'USO: Servire secco. Tenere sempre dell'acqua fresca a disposizione del gatto.

Dosaggio

peso del gatto (kg) 2 4 6
quantità giornaliera (g) 30 60 85

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*NOTA BENE: La maggior parte dei prezzi sono datati al 2009/2010.